Escluso l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi dalla rete globale: «Un danno per la Campania»
L’Eurodeputato Mario Furore del Movimento 5 Stelle ha sollevato un grido di protesta contro l’esclusione dell’Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi dalla rete globale transeuropea dei trasporti (TEN-T), definendola “incomprensibile e inaccettabile”. Questa decisione, secondo Furore, rappresenta non solo un grave danno per la Campania e il Mezzogiorno, ma anche un’opportunità persa per lo sviluppo economico della regione.
L’aeroporto, situato in una posizione strategica per il turismo nella Costiera Amalfitana e per il collegamento infrastrutturale nel sud Italia, è stato equiparato ad altri aeroporti minori come quelli di Crotone, Forlì, Cuneo e Brescia. Questi aeroporti, a differenza di quelli inclusi nella TEN-T, non riceveranno finanziamenti diretti dall’Unione Europea e dipenderanno esclusivamente dai fondi nazionali.
Furore ha annunciato di voler presentare un’interrogazione al Parlamento Europeo per ottenere chiarimenti sulle motivazioni di questa esclusione e per ribadire l’importanza strategica dell’Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi per il sud Italia. Ha sottolineato che tale decisione rappresenta una “scelta vergognosa” che mette a rischio lo sviluppo infrastrutturale della regione.
Le reazioni locali non si sono fatte attendere, con numerosi commenti che evidenziano l’impatto negativo che questa esclusione potrebbe avere sull’economia locale, sul turismo e sulle prospettive di crescita per le aree interne della Campania.
La questione sollevata da Furore richiama l’attenzione sulla necessità di un impegno condiviso per garantire lo sviluppo e la competitività delle regioni meridionali attraverso investimenti infrastrutturali adeguati. La lotta per il riconoscimento dell’importanza dell’Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi nella rete TEN-T è diventata una battaglia politica e economica cruciale per il futuro del sud Italia.