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Cronaca

Clochard alloggiano davanti al Duomo; Simeone: «L’amministrazione non puo’ far finta di niente»

La questione dei senzatetto nei pressi di via Duomo, a pochi passi dal Tesoro di San Gennaro, continua a destare preoccupazione. Nonostante gli sgomberi periodici effettuati dalle autorità, la situazione rimane invariata: le persone costrette a vivere per strada tornano negli stessi luoghi, evidenziando la mancanza di soluzioni alternative efficaci. A denunciare il problema è Armando Simeone, consigliere della quarta municipalità, che ha documentato con video e foto lo stato di degrado in cui versano queste persone. “Non possiamo limitarci a sgomberare senza offrire un’alternativa concreta,” ha dichiarato Simeone. “Queste persone non scompaiono, semplicemente si spostano per poi tornare nello stesso luogo. Serve un piano strutturato che preveda accoglienza e reinserimento.” Il problema della povertà e dell’emarginazione sociale a Napoli è un fenomeno complesso che non può essere affrontato con interventi temporanei. Gli sgomberi, pur essendo una misura adottata per garantire il decoro urbano, non risolvono il nodo centrale della questione: l’assenza di soluzioni abitative e di supporto per chi si trova in difficoltà. Diverse associazioni di volontariato si sono mobilitate per fornire assistenza ai senza fissa dimora, distribuendo pasti caldi, coperte e beni di prima necessità. Tuttavia, queste iniziative non possono sostituire l’azione delle istituzioni, che dovrebbero implementare politiche di inclusione sociale più efficaci. Secondo alcuni esperti del settore, è necessario un intervento che preveda il potenziamento delle strutture di accoglienza, programmi di inserimento lavorativo e supporto psicologico. Senza un piano di lungo termine, il problema continuerà a riproporsi ciclicamente, con conseguenze sia per le persone coinvolte sia per il tessuto sociale della città. I cittadini e i commercianti della zona, pur comprendendo la difficoltà della situazione, chiedono un intervento deciso da parte dell’amministrazione comunale. “Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a questa realtà, ma servono soluzioni che siano sostenibili nel tempo,” afferma un residente. Nel frattempo, il Comune di Napoli non ha ancora fornito risposte concrete sulle strategie che intende adottare per affrontare il problema. Il rischio è che la questione venga trattata solo in momenti di emergenza, senza un piano strutturale che possa realmente offrire una via d’uscita a chi vive ai margini della società.

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