Bigne’, come antistress
NAPOLI (di Isabella Forte Nele) – Provate ad affondare i denti in un bignè, farcito o meno, in una giornata in cui siete particolarmente giù di corda, nervosi per mille piccoli problemi o arrabbiati col mondo intero a prescindere da ogni cosa. Bene, tutto si scioglierà e stempererà come il bignè nella vostra bocca o, almeno, si ridimensionerà, tutto potrà apparirvi un po’ più facile, più semplice del previsto, la vita vi sembrerà un poco, poco più sopportabile. Non ci credete? Provate e perdetevi per qualche attimo fugace in questo dolce delizioso e soffice. Il bignè, tra l’altro, rientra perfettamente nella nostra regola “cucinare tutti, presto e bene”, poiché può essere preparato e conservato nel congelatore per una decina di giorni, nonostante la sua delicatezza. Possiamo allora procedere alla preparazione della pasta bignè.
In una pentola dal fondo spesso faccio bollire 250g di acqua con 200g di burro, poi verso a pioggia 250g di farina e rigiro con un cucchiaio di legno, fino a che il composto non si stacchi dalle pareti della pentola. A questo punto faccio raffreddare ed infine aggiungo al composto, mescolando con un frullino con fruste a gancio, 6 uova una alla volta. La pasta bignè va lavorata a lungo ed energicamente. Ora dobbiamo solo decidere se fare bignè farciti, profitteroles oppure zeppole di san Giuseppe. Io propenderei per queste ultime, visto che siamo vicini al giorno di san Giuseppe ed alla festa del papà. In questo caso sistemiamo parte dell’impasto in una siringa per dolci con la bocchetta a stella più grande e formiamo bignè dal diametro di circa 3-4 cm. Inforniamo in forno preriscaldato a 220° per un quarto d’ora e per cinque minuti a 170°.Prepariamo una crema pasticciera da mezzo litro di latte e con essa e con un cucchiaino di marmellata di amarena, quando i bignè si saranno raffraddati, decoriamoli. Una spruzzata di zucchero a velo e le zeppole di san Giuseppe sono pronte da servire, da amare e da gustare.
Che dire, indubbiamente i dolci non saranno la soluzione a tutti i nostri problemi, ma certamente aiutano , sostengono e rendono un po’ meno aspro il nostro cammino.La