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Cronaca

Attentato sventato alla sinagoga di Napoli: la comunità ebraica in allerta

Un presunto attacco terroristico contro la sinagoga di Napoli, situata in via Cappella Vecchia, nel cuore della zona Chiaia, è stato sventato grazie all’arresto di un affiliato all’Isis. L’operazione, condotta dalle forze dell’ordine, ha evitato una tragedia che avrebbe avuto conseguenze devastanti non solo per la comunità ebraica, ma per l’intera città. L’uomo arrestato, secondo le indagini, stava pianificando attentati nel capoluogo campano, individuando proprio la sinagoga come uno degli obiettivi principali.”È dal 7 ottobre che viviamo in uno stato di preoccupazione crescente,” ha dichiarato Daniele Coppin, responsabile della sicurezza della Comunità ebraica di Napoli. Il riferimento di Coppin è alla data dell’attacco di Hamas in Israele, che ha provocato migliaia di vittime e il rapimento di centinaia di persone. Il drammatico episodio ha innescato una dura risposta militare di Israele e un’intensificazione del conflitto arabo-israeliano, una questione geopolitica che si protrae da decenni. Secondo Amnesty International, il bilancio del conflitto da ottobre è tragico: oltre 40mila vittime palestinesi e circa 2 milioni di sfollati.

“L’atmosfera nei confronti della nostra comunità non è delle migliori,” ha proseguito Coppin. “Complice anche la disinformazione e il posizionamento di alcuni partiti politici, il conflitto è stato sfruttato per interessi di parte, aumentando la tensione anche a Napoli. La nostra comunità ha percepito un crescente clima di ostilità.”


Dopo l’arresto, la Digos ha ulteriormente intensificato le misure di sicurezza intorno ai luoghi di culto ebraici della città. “Siamo in costante dialogo con le forze dell’ordine, e questo da un lato ci rassicura, ma sapere che la nostra sinagoga era un obiettivo diretto di un attacco terroristico ci inquieta profondamente,” ha aggiunto Coppin. La sinagoga di via Cappella Vecchia è da tempo un punto di riferimento per la comunità ebraica partenopea, un luogo che unisce spiritualità, cultura e storia. Tuttavia, l’ombra del terrorismo e l’intensificarsi di sentimenti antisemiti rischiano di minare la serenità di chi vi si riunisce.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso solidarietà alla comunità ebraica: “Napoli è e sarà sempre una città di pace e di accoglienza. Non c’è spazio per il terrorismo o per l’odio religioso. Le istituzioni faranno tutto il necessario per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.”Mentre le indagini continuano per comprendere la rete di contatti del presunto terrorista, la comunità ebraica di Napoli ribadisce il proprio impegno a contrastare l’odio e a promuovere il dialogo interreligioso. Ma il timore per il futuro rimane palpabile, in un contesto internazionale dove le tensioni sembrano destinate a perdurare.

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