“Alberto Sordi secret” conquista il Senato: il docufilm di Igor Righetti celebra il lato privato del grande attore italiano
Dopo aver raccolto successi e premi in tutto il mondo, il docufilm “Alberto Sordi secret” è stato presentato ufficialmente in Senato, in un evento promosso dalla senatrice Dolores Bevilacqua. L’opera, scritta e diretta dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino dell’indimenticato attore, rappresenta il primo vero racconto intimo e familiare sulla vita privata del “maestro della commedia all’italiana”. All’incontro hanno preso parte, oltre al regista, anche alcuni tra gli interpreti principali – Fioretta Mari, Daniela Giordano e Mirko Frezza – e il produttore Massimiliano Filippini. Una cerimonia densa di emozione e di memoria, aperta dalla lettura del messaggio del presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone. “È paradossale che Alberto Sordi non sia mai stato candidato agli Oscar – ha affermato la senatrice Bevilacqua –. Un attore così profondamente legato al popolo italiano e al nostro cinema meriterebbe un Premio alla memoria. La sua comicità, caustica e genuina, ha saputo raccontare l’Italia come pochi altri. Oggi, grazie a questo docufilm, celebriamo l’Alberto più intimo e meno conosciuto”. Il film, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, ha già ottenuto riconoscimenti in Stati Uniti, India ed Europa. Un successo che, secondo Righetti, “rappresenta la più grande rivincita per mio cugino Alberto, che ha sempre sperato in un riconoscimento internazionale mai arrivato in vita”.
Nonostante una carriera straordinaria – oltre 200 film in oltre 60 anni, nove David di Donatello, sei Nastri d’argento, un Golden Globe, un Leone d’oro alla carriera e due Orsi a Berlino – Sordi non è mai stato candidato agli Oscar. “Una ferita che non ha mai nascosto – ha ricordato Righetti –. Riteneva che la sua grande popolarità, trasversale a tutte le classi sociali, lo penalizzasse agli occhi di una certa critica”. *“Alberto Sordi secret”* svela per la prima volta l’infanzia e l’adolescenza del grande attore, con ricostruzioni filmiche in bianco e nero ambientate tra gli anni Venti e Trenta, interpretate da un cast d’eccezione e arricchite da testimonianze autentiche di chi lo ha conosciuto davvero. Tra i tanti contributi, spiccano quelli di Pupi Avati, Rosanna Vaudetti, Elena de Curtis (nipote di Totò), Rino Barillari e molti altri.
Il film è tratto dall’omonimo libro, sempre a firma di Righetti e pubblicato da Rubbettino, già all’undicesima ristampa, con la prefazione del critico Gianni Canova. L’opera, girata in italiano, inglese e spagnolo, è prodotta da CameraWorks con il supporto di numerosi enti culturali, istituzioni e sponsor privati. È stata distribuita in un centinaio di sale italiane, comprese quelle delle catene UCI Cinemas e The Space Cinema. La colonna sonora si chiude con “Alberto nostro”, un inedito in chiave stornello romano scritto e cantato da Righetti con Samuele Socci, a suggellare un racconto toccante, sincero e mai retorico. Come ha ricordato lo stesso Righetti: “Alberto diceva sempre che si muore davvero solo quando si viene dimenticati. E grazie a questo docufilm, sono certo che Alberto Sordi continuerà a vivere nel cuore di chi lo ha amato e di chi ancora lo scopre”.
Nonostante una carriera straordinaria – oltre 200 film in oltre 60 anni, nove David di Donatello, sei Nastri d’argento, un Golden Globe, un Leone d’oro alla carriera e due Orsi a Berlino – Sordi non è mai stato candidato agli Oscar. “Una ferita che non ha mai nascosto – ha ricordato Righetti –. Riteneva che la sua grande popolarità, trasversale a tutte le classi sociali, lo penalizzasse agli occhi di una certa critica”. *“Alberto Sordi secret”* svela per la prima volta l’infanzia e l’adolescenza del grande attore, con ricostruzioni filmiche in bianco e nero ambientate tra gli anni Venti e Trenta, interpretate da un cast d’eccezione e arricchite da testimonianze autentiche di chi lo ha conosciuto davvero. Tra i tanti contributi, spiccano quelli di Pupi Avati, Rosanna Vaudetti, Elena de Curtis (nipote di Totò), Rino Barillari e molti altri.
Il film è tratto dall’omonimo libro, sempre a firma di Righetti e pubblicato da Rubbettino, già all’undicesima ristampa, con la prefazione del critico Gianni Canova. L’opera, girata in italiano, inglese e spagnolo, è prodotta da CameraWorks con il supporto di numerosi enti culturali, istituzioni e sponsor privati. È stata distribuita in un centinaio di sale italiane, comprese quelle delle catene UCI Cinemas e The Space Cinema. La colonna sonora si chiude con “Alberto nostro”, un inedito in chiave stornello romano scritto e cantato da Righetti con Samuele Socci, a suggellare un racconto toccante, sincero e mai retorico. Come ha ricordato lo stesso Righetti: “Alberto diceva sempre che si muore davvero solo quando si viene dimenticati. E grazie a questo docufilm, sono certo che Alberto Sordi continuerà a vivere nel cuore di chi lo ha amato e di chi ancora lo scopre”.