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Cronaca

«Libia, la missione finirà tra un mese

MILANO – Sulla fine delle operazioni militari in Libia «ci sono ipotesi realistiche che parlano di 3/4 settimane». In visita a Palermo, il ministro degli Esteri, Franco Frattini, fornisce una previsione della durata delle operazioni militari nel Paese di Muammar Gheddafi. E sottolinea che «ipotesi ottimistiche parlano invece di pochi giorni».

 

SCADENZA – Per il titolare della Farnesina, il problema della guerra in Libia «non è la scadenza ma è come lavorare perché cessino le azioni di protezione militare il più presto possibile». In ogni caso, ha ricordato il ministro, «bisogna intensificare la pressione» sul regime di Gheddafi «per far partire l’iniziativa politica». «Questo – ha rilevato – è stato l’esito della riunione del gruppo di contatto che si è tenuta giovedì a Roma». «Speriamo – ha proseguito Frattini -, visto che c’è il consenso unanime, che si possa aprire un nuovo processo politico per la nuova Libia. Gli sforzi delle Nazioni Unite, dell’Unione Africana e dei negoziatori credo che abbiano riscontrato ieri a Roma un grandissimo consenso».

MIGRANTI – A Palermo il ministro degli Esteri è tornato anche sul tema dell’immigrazione spiegando che adesso «l’Italia è sicuramente meno sola» in Europa. «I prossimi Consigli», ha annunciato Frattini, adotteranno il documento della Commissione europea che «risponde esattamente alle richieste dell’Italia». Italia e Malta, ha aggiunto il titolare della Farnesina, hanno «un interesse comune» sull’immigrazione, «quello di fare intervenire l’Europa con più decisione, più solidarietà e più mezzi». «È un interesse su cui non ci divideremo mai», ha assicurato Frattini, al di là della protesta formale presentata lunedì scorso a La Valletta per il mancato soccorso con un barcone con 416 migranti a bordo che aveva lanciato un Sos mentre si trovava in acque di pertinenza maltese. «Noi», ha ricordato il ministro, «abbiamo sollevato una protesta formale con Malta perché quel barcone si trovava nello spazio di soccorso marittimo di Malta, non dell’Italia. Questo è assolutamente evidente». L’imbarcazione era stata poi soccorsa dalla Guardia costiera italiana. (Corriere)

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