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Vincenzo De Luca e la sfida del terzo mandato: “La Campania non è un mercato politico”

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ribadisce con fermezza la sua posizione sul controverso tema del terzo mandato, rispondendo alla decisione del governo Meloni di impugnare la legge regionale che lo autorizzerebbe. In una conferenza stampa tenutasi nella sala “De Santis” di Palazzo Santa Lucia, De Luca ha affrontato la questione con il suo caratteristico stile diretto, citando papa Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura”. Dietro di lui, due grandi cartelli campeggiavano con le scritte: “Non abbiate paura degli elettori” e “La legge (non) è uguale per tutti”. De Luca ha sottolineato che la sua battaglia non riguarda ambizioni personali, ma i bisogni delle famiglie campane, dei più poveri e dei problemi concreti della regione: “Il punto di partenza e di arrivo delle mie decisioni non è la carriera romana, ma sono le nostre famiglie, la povera gente e i problemi concreti”.

Il governatore ha definito la decisione del Consiglio dei Ministri di giovedì scorso come un attacco diretto, parlando di “insopportabile ipocrisia” e accusando il governo di calpestare il principio costituzionale dell’uguaglianza davanti alla legge. De Luca ha sollevato interrogativi sulle disparità di trattamento tra la Campania e altre regioni italiane come Veneto, Piemonte e Marche: “In Veneto il terzo mandato è in corso, in Piemonte si va quasi al quarto mandato. Sulle Marche nemmeno si è intervenuti. E allora? Qui in Campania il Consiglio regionale con grande responsabilità non ha approvato una legge per De Luca ma una legge per recepire il secondo mandato in modo da continuare il lavoro che abbiamo in corso”. Secondo De Luca, l’impugnazione è un atto “contra personam”, volto a minare la sua leadership e il diritto dei cittadini campani di scegliere da chi essere governati.

De Luca si è mostrato combattivo, rassicurando che il percorso rimarrà nei confini della legalità: “Uno dei tentativi di chi ha paura degli elettori è creare paura e incertezza. Noi ci muoveremo in un contesto di legalità e pensiamo a lavorare. Punto”. Ha poi ironizzato sull’attenzione ricevuta dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Provo un sentimento di grande orgoglio per l’attenzione che mi è stata dedicata, pensate, dal presidente del Consiglio. In questo quadro di guerre e tormenti si è trovato il tempo per interessarsi della legge della Campania”.

De Luca ha scelto di non commentare direttamente le tensioni con il Partito Democratico guidato da Elly Schlein, preferendo citazioni di filosofi come Parmenide (“L’essere è, il non essere non è”) e scrittori come Ignazio Silone. Ha ricordato che la Campania non è un mercato politico, ma una regione fatta di sacrifici e lotte quotidiane: “Qui non c’è la concentrazione di potere, ma solo di sacrificio e di mutilazione di vita”. Il governatore ha definito la sua campagna una “battaglia per la libertà e la dignità”, ribadendo che la Campania non è in vendita. L’appello finale è stato rivolto ai cittadini campani, invitati a essere protagonisti del loro futuro: “Con grande umiltà, chiederemo ai cittadini di essere protagonisti del loro futuro”. In attesa della decisione della Consulta, prevista tra aprile e maggio, De Luca prosegue nella sua sfida politica, convinto che il suo operato possa garantire continuità e sviluppo alla Campania. La battaglia per il terzo mandato, secondo le sue parole, è appena iniziata.

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