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(Video) Sciopero avvocati Napoli

(Servizio: Daniela Giordano – Video: Carlo Maria Alfarano)

Continua la protesta in atto degli avvocati per le strade di Napoli che stamane, in preparazione alla manifestazione a Roma prevista per domani, 15 marzo, hanno allestito alcuni gazebo informativi in Piazza dei Martiri, Via Scarlatti e Via Foria.

Obiettivo principale, informare. A quanto pare, i cittadini sanno ben poco quanto cambierà, a partire dal 21 marzo, la materia delle cause civili. Ogni qualvolta vorranno indire un contenzioso di risarcimento danni e indennizzo (i casi più tipici) nei confronti di una banca, compagnia d’assicurazione, ospedale o Asl, un giornale o un parente, dovranno obbligatoriamente indire una preventiva “mediaconciliazione”. È una procedura che richiede la mediazione di una terza parte per raggiungere la risoluzione del contenzioso, ma – attenzione! – il soggetto in questione non sarà un giudice, di norma imparziale, bensì un semplice privato da pagare per il servizio che presta.

Il risultato, dunque, sarà un ulteriore allungamento dei tempi giudiziari (perché se non si raggiunge l’accordo, a quel punto si potrà chiamare in causa il Giudice di Pace) e un accrescimento esponenziale dei costi a carico del cittadino. Costi che, a prescindere dall’esito finale, un accordo o meno tra le parti, saranno sostenuti soltanto dal cittadino che avvia il procedimento e che non saranno rimborsati qualora avesse ragione alla fine del processo. Questa legge è già in vigore, ma a partire dalla prossima settimana, si estenderà anche alla materia degli incidenti stradali, con la conseguente impennata dei cittadini coinvolti.

Perciò, gli avvocati scenderanno in piazza a protestare domani e bloccheranno i processi dal 15 al 23 marzo. Contro un falso snellimento del carico di lavoro dei Tribunali civili, la chiusura di uffici e sezioni distaccate di Tribunale, il loro collasso per la mancanza di fondi e personale amministrativo, contro l’istituzione del Tribunale speciale delle Imprese e l‘inserimento di soci privati, con relativo capitale, negli studi legali. Segnale, quest’ultimo, evidente della facile manipolazione della giustizia che ne potrebbe scaturire.

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