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Cronaca

Uomo ucciso dalla polizia in Russia, ministro degli Interni parla di tradimento

Auto della polizia russa

MOSCA – Sembra propenso a mettere in campo la condanna più severa il ministro degli Interni Rashid Nurgaliyev per il caso dell’uomo violentato da alcuni poliziotti a Kazan, in Tatarstan e successivamente morto. “Ogni caso del genere è tradimento di coloro che onestamente svolgono le proprie mansioni” ha detto il ministro, dopo che per la prima volta la sua posizione è messa a serio rischio dallo scandalo che rimablza sui media e presso l’opinione pubblica. “Questo è il modo in cui valutiamo le violazioni degli agenti di polizia, in particolare la recente tragedia di Kazan”, ha sottolineato Nurgaliyev, rispondendo ai difensori dei diritti umani che oggi accusavano il governo di usare una mano troppo morbida nei confronti dei dipendenti pubblici, come i poliziotti e chiedevano le sue dimissioni. Intanto una testa è già caduta: Sergei Yefremov, il capo del dipartimento di polizia di Dalny a Kazan, dove si è verificata la “tragedia” è stato licenziato, in base alle parole dello stesso Nurgaliyev. Nel frattempo è stata annunciata un’ispezione dei funzionari della sede centrale del comitato investigativo russo a Kazan. Lo ha detto il portavoce del comitato investigativo Vladimir Markin.

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