(Video) Palazzo Gravina – Il Carnevale di Architettura

Servizio di Dario Catania

Martedì 8 Marzo – Su Facebook erano in 2.366 i partecipanti contro 721 no, 384 in forse, e 6.010 in attesa di risposta.
Alle 22.00 via Monteoliveto è nel caos per via di una lunghissima coda di auto bloccate nel traffico a causa dei ragazzi che si affollano all’ingresso della facoltà di Architettura. La fila per entrare a palazzo Gravina arriva quasi a piazza del Gesù.
Un Carnevale coloratissimo, maschere di ogni tipo dai Lego, a Pacman, Tetris, Lara Croft, Messicani, i Ghostbusters e i Ferrero Rocher gli abiti classici quali Robin Hood, i Moschettieri, la carica dei 101, Alice e Biancaneve, maschere ironiche su Berlusconi, la Carfagna, altre come i Pan di Stelle, un set di posate, l’ovetto Kinder, il gioco Indovina Chi, maschere impensabili come l’insulto: un lenzuolo bianco con su scritto “Afammoc”, e “O’Frat Tuoje” un frate di nome Tuoje, poi Lady Gaga, i soldati spartani di 300, Cetto la Qualunque con le sue Escort, i Simpson, e tantissime altre ancora.
Una miriadi di sorrisi che si accendevano quando queste maschere incontrandosi si riconoscevano urlando il nome del travestimento.
Verso le 24.00 la folla sfonda le transenne e non si riesce a contenere il flusso di persone che entrano nel palazzo, dopo una ventina di minuti la situazione si calma ma il Dj spegne la musica e lo speaker è costretto ad annunciare “La festa è finita” per far sfollare il palazzo che continuava a riempirsi.
All’interno, come fuori in strada, l’atmosfera era allegra e carica di voglia d’aggregazione, era come se tutti gia si conoscessero e avessero voglia di trascorrere una notte attorniati da pura e semplice felicità. A telecamera spenta domando ad un ragazzo travestito da surfer, con una tavola di cartone sotto braccio, com’è secondo lui questa festa e la risposta è stata: “Bellissima, Napoli ha bisogno di questi eventi. Stasera non ci sono nemici, soltanto amici che ancora non si conoscono”.