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Cronaca

Una ong: “Sakineh sarà giustiziata domani” Arrestato il legale dei tedeschi in carcere

ROMA – L’esecuzione di Sakineh Mohammad Ashtiani potrebbe essere imminente. Secondo il Comitato internazionale contro le esecuzioni,  Teheran ha autorizzato le autorità penitenziarie di Tabriz a eseguire la condanna a morte. “Le probabilità di un’imminente esecuzione di Sakineh sono ora molto alte – scrive la ong sul suo sito – E’ stato riferito che sarà giustiziata già questo mercoledì, 3 novembre”. Dall’11 agosto scorso alla donna è negato il diritto di ricevere visite e ieri la Commissione del regime, dopo aver montato un nuovo caso nei suoi confronti, ha deliberato che ”in base alle prove esistenti, la sua colpa è stata confermata”.

Il Comitato ha organizzato una manifestazione di protesta alle 14 ora locali (le 15 in Italia) davanti all’ambasciata iraniana a Parigi e una marcia dinanzi alla sede del Parlamento europeo, a Bruxelles.

Sakineh, 43 anni, madre di due figli, è rinchiusa da quattro anni nel braccio della morte della prigione di Tabriz, nella regione nord-occidentale dell’Iran. Nel 2006 le sono state inflitte 99 frustate per una “relazione illecita” con due uomini, poi è stata condannata a morte per adulterio e per complicità nell’omicidio del marito. Il caso ha suscitato le dure proteste della comunità internazionale e una martellante campagna della stampa straniera, tanto che le autorità iraniane hanno deciso di commutare la lapidazione in impiccagione.

LETTERE A SAKINEH 2 – DECINE DI MIGLIAIA DI FIRME 3

Il quotidiano Tehran Times ha intanto reso noto, citando il procuratore generale Gholamhossein Mohseni-Ejei,  che è stato arrestato anche l’avvocato iraniano di due tedeschi finiti in manette il mese scorso mentre intervistavano il figlio e l’avvocato di Sakineh. Il legale, di cui non è stato rivelato il nome, è accusato di avere “interagito con elementi controrivoluzionari con base all’estero” e di “falsificazione di documenti”. Secondo il procuratore generale è stato trovato in possesso di “tre diversi documenti d’identità”.

I due tedeschi sono stati arrestati il 10 ottobre  a Tabriz nell’ufficio dell’avvocato di Sakineh, Javid Hutan Kian, mentre intervistavano Sajjad Ghaderzadeh, il figlio della donna. Con loro sono stati arrestati anche Sajjad e il legale.

Secondo il settimanale Der Spiegel, i due tedeschi sono giornalisti del gruppo Springer. Ma né Teheran né Berlino hanno confermato questo particolare. Le autorità di Teheran hanno affermato che erano entrati in Iran con visto turistico e li hanno accusati di “legami con elementi controrivouzionari” residenti in Germania, intendendo forse i dirigenti del Comitato internazionale contro le esecuzioni. (Repubblica)

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