Trenta genitori aggrediscono insegnante in una scuola di Castellammare di Stabia
L’Ufficio Scolastico Regionale avvia un’ispezione, in corso indagini dei carabinieri
Una violenta aggressione si è verificata in un istituto scolastico a Castellammare di Stabia, frazione Scanzano, dove un gruppo di circa trenta persone, tra genitori e familiari di alunni, ha assalito una docente. L’episodio, avvenuto il 14 novembre ma emerso solo recentemente, ha suscitato sgomento e condanna unanime. Secondo le prime ricostruzioni, i genitori avrebbero accusato l’insegnante di comportamenti “non convenzionali” nei confronti degli studenti, una motivazione che, se confermata, appare comunque sproporzionata rispetto alla violenza esercitata. La situazione è degenerata rapidamente: la docente è stata picchiata riportando diverse lesioni, tra cui un trauma cranico, mentre il padre della donna, intervenuto per proteggerla, ha subito una frattura al braccio.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato un’indagine per accertare i dettagli della vicenda. Data la presenza di minori, le autorità mantengono il massimo riserbo sull’indagine. L’accaduto ha spinto l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania a disporre un’ispezione per chiarire i contorni dell’episodio. Anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha espresso ferma condanna, sottolineando in una nota che “la scuola è un luogo sacro e va tutelata sempre”. Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, ha descritto l’aggressione come “un atto barbaro che non deve restare impunito”. Castellana ha aggiunto: “Quale modello di società vogliamo tramandare ai ragazzi di questa scuola? Dobbiamo garantire prioritariamente la sicurezza di docenti e studenti”. Questo drammatico episodio pone nuovamente l’accento sulla necessità di proteggere il personale scolastico da ogni forma di violenza. La scuola dovrebbe rappresentare un luogo di crescita, democrazia e libertà, non uno scenario di violenza e intimidazione.
Mentre le indagini proseguono, la comunità scolastica e le istituzioni si interrogano su come evitare che episodi simili si ripetano in futuro, sottolineando l’importanza di educare al rispetto reciproco e al dialogo.