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Tensione diplomatica tra Italia e Russia: la dura reazione di Mosca alle parole di Mattarella

La recente dichiarazione del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in cui ha paragonato l’aggressione russa in Ucraina al progetto espansionistico del Terzo Reich, ha provocato una reazione indignata da parte di Mosca. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito le parole del capo dello Stato italiano “offensive, scandalose e del tutto false”, accusandolo di diffondere “invenzioni blasfeme”. Durante un intervento all’Università di Marsiglia il 5 febbraio 2025, Mattarella ha affrontato il tema delle minacce alla democrazia e alla pace in Europa, stabilendo un parallelismo storico tra l’attuale invasione russa dell’Ucraina e l’espansione nazista durante il Novecento. “Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi; fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”, ha dichiarato il Presidente.

Nel suo discorso, Mattarella ha inoltre ribadito l’importanza delle organizzazioni internazionali come strumenti di garanzia per la pace e ha sottolineato il ruolo cruciale dell’Unione Europea nella difesa della democrazia e dei diritti fondamentali. “L’Europa non tradirà libertà e democrazia”, ha affermato, mettendo in guardia dai “neo-feudatari del Terzo millennio”, riferendosi a coloro che ambiscono a controllare risorse globali strategiche, come il cyberspazio e lo spazio extra-atmosferico, minacciando la sovranità degli Stati.

La risposta di Mosca non si è fatta attendere. Maria Zakharova ha ritenuto “scandaloso” e “falso” il parallelo tracciato da Mattarella tra la Russia e la Germania nazista, affermando che il Cremlino non può essere paragonato al Terzo Reich, poiché l’Unione Sovietica fu vittima dell’aggressione nazista e contribuì in modo decisivo alla sua sconfitta. “Il nostro Paese è stato sottoposto a un attacco mostruoso da parte della Germania di Hitler, ma non solo è riuscito a cacciare il nemico dal proprio territorio, ma ha anche liberato l’Europa dal nazismo e dal fascismo”, ha dichiarato Zakharova.

Le parole della portavoce russa hanno suscitato un’ondata di reazioni nel panorama politico italiano. Il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia), ha criticato l’attacco di Mosca, definendolo “una grave mancanza di garbo istituzionale e diplomatico” e sottolineando che “l’Italia è una Nazione libera e sovrana nella quale il presidente rappresenta l’unità nazionale ed è garante della Costituzione”. Rampelli ha inoltre ribadito che “la Russia ha invaso l’Ucraina proprio come la Germania nazista fece con la Polonia”. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso il proprio sostegno a Mattarella, definendo le dichiarazioni della portavoce russa “inopportune e fuori luogo” e ribadendo che il Capo dello Stato è “custode dei valori della Repubblica e punto di riferimento della nazione”. Anche l’opposizione ha condannato duramente l’attacco di Mosca. Enrico Borghi (Italia Viva) ha parlato di “opera di mistificazione” da parte della Russia, mentre Lorenzo Guerini (PD) ha definito “inaccettabili” le parole di Zakharova, esprimendo la sua “più alta stima” per il Presidente della Repubblica.

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha respinto con fermezza le parole della portavoce russa, dichiarando che “gli insulti della portavoce del Ministero degli Esteri russo offendono l’intera Nazione italiana, che il Capo dello Stato rappresenta”. Meloni ha poi ribadito la “piena solidarietà” sua e dell’intero Governo nei confronti di Mattarella, sottolineando il fermo sostegno dell’Italia all’Ucraina e la condanna dell’aggressione russa.

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