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Economia

Se Bill Gates e Steve Jobs avessero ragione anche sull’energia?

Bill Gates e Steve Jobs

NAPOLI (di U.N.) – Bill e Steve sognavano un computer personale su ogni scrivania nel momento in cui la IBM ed altre compagnie simili, che all’epoca imperavano, sostenevano il concetto che invece potessero essere sufficienti pochissimi grandi centri di calcolo per ogni Nazione.  Il tempo ci ha mostrato chi aveva ragione.  La miniaturizzazione elettronica, la personalizzazione, la diminuzione esponenziale dei costi, sono stati i fattori trainanti della rivoluzione computazionale della seconda metà del secolo scorso. Un computer su ogni scrivania, motore indipendente, collegato a tanti altri motori indipendenti, in una rete di attori, non di spettatori.

Lo stesso concetto potrebbe allora essere esteso all’energia? Se riflettiamo oggi esistono poche grandi centrali energetiche sul territorio che distribuiscono  a tutti l’ energia prodotta. E se volessimo una centrale per ogni “scrivania”? Vale a dire una centrale per ogni casa, o per ogni ufficio, o per ogni azienda? Perché mai non si è verificato per l’energia ciò che si è verificato per i computer? Semplice: perché i costi di produzione non sono diminuiti. Allora è ovvio che esistano ancora pochissimi grandi attori che, con le loro grandi centrali, distribuiscono a tutti l’energia prodotta.

Allora cosa potrebbe far cambiare le cose? Probabilmente l’econucleare (solare, geotermico e l.e.n.r.) sarà l’elemento che affermerà il concetto di personal-energy, così come si affermarono i personal computer. In particolare molti pensano che le l.e.n.r. (low energy nuclear reactions), potendo determinare una terribile discesa dei costi, possano rappresentare la chiave di volta della rivoluzione energetica del XXI secolo. I fisici, con le loro innovative ricerche, potranno consentire ad ognuno di noi la produzione diretta dell’energia che ci è necessaria studiando forme ecologiche e personali di reazioni nucleari a bassa energia, un generatore miniaturizzato per ogni casa, senza problemi catastrofici e senza scorie radioattive.

Consideriamo, inoltre, un ulteriore aspetto: il prezioso petrolio, fonte non infinita, deve servire a creare materia, robusta, moderna, in forme complesse, insostituibile; non deve essere bruciato, distrutto, oltretutto inquinando il nostro povero ambiente. Basta bruciare petrolio!

Non abbiamo nulla da perdere, siamo ottimisti, siamo visionari, crediamo nella possibilità di queste ricerche, appassionamoci all’argomento: avanti tutta con l’econucleare L.E.N.R. per la Personal Energy!

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