Notizie dall'Italia e dal mondo

Sport

Il punto sulla serie A

NAPOLI (di Luigi Tomasone) – La settima giornata di serie A sarà ricordata soprattutto per un motivo: la vittoria della Lazio nel derby di Roma dopo cinque stracittadine perse consecutivamente. Reja riesce a sfatare questo tabù grazie alla zampata di Klose a 10″ dal fischio finale, che ha mandato in visibilio il pubblico biancoceleste che ieri sera affollava l’Olimpico e lo stesso tecnico 66enne, che a discapito dell’età si è catapultato come un ragazzino ad abbracciare il tedesco insieme a tutta la panchina laziale. La Roma tuttavia non ha demeritato, confermando quanto di buono fatto intravedere nelle ultime partite, ma il rosso a Kjaer e il rigore susseguente l’ha costretta a indietreggiare fino a subire il 2-1 finale. Anche la Lazio comunque ha dimostrato di essere una squadra compatta e unita e desiderosa di restare ai vertici.

La Juve non va oltre lo 0-0 nel sempre difficile campo del Bentegodi di Verona, contro un Chievo coriaceo e che pure ha rischiato di vincere, così come i bianconeri vicini al gol con un palo di Del Piero. Tuttavia i pareggi contro Bologna, Catania e Chievo lasciano dei dubbi circa le reali potenzialità di questa squadra.

Negli anticipi di sabato erano impegnate Inter, Napoli e Milan e le sorprese non sono mancate. L’Inter continua nel suo periodo no, perdendo anche a Catania per 2-1. Eppure gli uomini di Ranieri erano partiti bene con il gol di Cambiasso dopo appena 6 minuti e un primo tempo gestito senza troppi sforzi, subendo pochissimo ma costruendo altrettanto. Nella ripresa l’Inter comincia a imbarcare acqua, in tutti i sensi. Sotto una pioggia torrenziale, in 5 minuti dal 46′ al 51′ gli etnei capovolgono il risultato grazie ad Almiron e a un generoso, l’ennesimo, rigore, realizzato da Lodi. In entrambe le occasioni stupisce in negativo la retroguardia nerazzurra, che si fa infilare in contropiede centralmente complice anche un Lucio sempre più allo sbando. Ma ciò che più sorprende è l’atteggiamento arrendevole dei campioni del mondo in carica una volta in svantaggio: nessuna reazione, zero pericoli creati, giocatori esausti e inconcludenti, eccetto il solito capitan Zanetti. Urge rimettere in piedi al più presto la situazione. Il Napoli regala l’altra sorpresa del sabato, cedendo in casa 1-2, nonostante la formazione tipo, ad un Parma ritrovato, dimostrando forse come l’impegno in Champions League privi di energie psico-fisiche e quindi anche qualche punto, a maggior ragione quando si tratta di giocatori che si affacciano per la prima volta a questi palcoscenici e che quindi faticano a gestire le energie mentali rispetto a squadre abituate a parteciparvi. Il Milan invece ritrova in un sol colpo giocatori, prestazione e vittoria. La nota più positiva nel 3-0 al Palermo è il recupero di Robinho, il vero jolly lì davanti, che insieme a Ibra e Cassano ha fatto ammattire i malcapitati difensori rosanero, incapaci di tirare almeno una volta in porta. Passo avanti per il Milan, decisamente indietro per gli uomini di Mangia, chissà come l’ha presa Zamparini…

Nella domenica pomeriggio si è segnato solo a Novara nel 2-0 del Bologna: ben 5 partite su 6 sono terminate 0-0, segno forse dell’estremo tatticismo tipicamente italiano che a volte lascia molto poco spazio allo spettacolo, finendo per annoiare gli spettatori paganti. Chissà quanti ieri avranno invocato il nome di Zeman….

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.