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Scuola pubblica allo sfascio: la denuncia dell’Associazione Freebacoli

NAPOLI – La garanzia del diritto allo studio è una delle priorità assolute di una amministrazione comunale. Essa ha l’obbligo di favorirne le condizioni ed i presupposti e di migliorarne le strutture, aspetti che a Bacoli non sussistono più già da diversi anni (a partire dalla mancata opposizione all’accorpamento degli istituti Gramsci, Plinio il Vecchio e Via Bellavista in un unico plesso scolastico avvenuto nel dicembre del 2013).

Aule Istituto Plinio il VecchioMa al peggio non c’è mai fine ed ecco che da alcuni giorni tre classi della scuola elementare di Via Virgilio, al Fusaro, sono state improvvisamente confinate in alcune aule della scuola media Plinio il Vecchio (sempre al Fusaro) solitamente adibite a funzioni amministrative ed, in quanto tali, non così spaziose da poter ospitare in condizioni quantomeno decenti le lezioni scolastiche. Non solo: le pareti di dette aule si presentano strette, umide, prive di termosifoni, piene di muffa e con acqua che cade dal soffitto quando piove o che, addirittura, cola dalle lampade neon.

Uno scenario spettrale che ha mandato su tutte le furie i genitori degli alunni interessati e che, oltre a chiedere spiegazioni all’amministrazione comunale, esigono innanzitutto il rispetto per sè e per i propri figli ancor prima del diritto allo studio per questi ultimi. Non si possono trattare in questo modo i cittadini del domani. Quest’ultimo episodio è l’ormai ennesima conferma che la scuola pubblica rappresenta uno dei principali fallimenti di quest’amministrazione che, nonostante la proprietà statale di diversi istituti presenti sul territorio, s’è dimostrata incapace di far valere la propria autorevolezza nelle sedi opportune (basti pensare ai lavori di messa in sicurezza delle scuole Gramsci, Plinio il Vecchio e Via Cuma 167 approvati dalla delibera di Giunta Regionale della Campania n. 40 del 26.02.2014 e della nota prot. n. 2014.0211569 del 25.03.2014 del Direttore Generale dell’Autorità di Gestione POR FESR 2007-2013, che non sono ancora partiti).

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