Scuola al via nel caos, incognita sulle cattedre dei precari
NAPOLI (di Lucilla Nele) – Cominciano le scuole per mezzo milione di studenti della Campania. Il calendario scolastico regionale fissa la prima campanella a mercoledì 14, ma molti istituti scolastici hanno deciso, grazie all’autonomia, di aprire i battenti con qualche giorno di anticipo. Sono soprattutto le scuole superiori ad anticipare la partenza delle lezioni. Ma non c’è scuola, a Napoli come nel resto della regione, che abbia già tutti i docenti in cattedra.
Le rassicurazioni che giungono ogni anno sulla puntualità nell’assegnazione delle cattedre sono state smentite anche questa volta. I 2.579 docenti che hanno ottenuto l’immissione in ruolo nei giorni scorsi ancora non sanno in quale istituto dovranno andare a insegnare.
Ancora non è dato sapere quante cattedre resteranno scoperte e dunque destinate ai docenti precari, con contratti a tempo determinato che assicureranno loro lo stipendio solo fino a giugno. Sono ancora migliaia, nonostante i tagli che ne hanno decapitati, in Campania, quasi 3.700. E visto che i tagli hanno riguardato anche il personale Ata, tra bidelli e addetti agli uffici di segreteria, le scuole saranno non solo sguarnite di insegnanti, ma anche di controlli nei corridoi e agli ingressi.
L’autunno si annuncia caldo anche per il mondo della scuola. E non solo per la decimazione dei professori e il conseguente affollamento delle classi (in barba alle norme sulla sicurezza), non solo perché persino i disabili che hanno ottenuto per via giudiziaria un consistente numero di ore
Stamattina, ad esempio, gli studenti parteciperanno a un sit-in presso le stazioni della Cumana, e in settimana sono già in programma assemblee per mettere a punto il calendario della mobilitazione studentesca. (Repubblica)