Sciopero generale : trasporti, scuola e sanità coinvolti nella protesta
Si tiene oggi lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per protestare contro la manovra economica 2025 del governo Meloni. La mobilitazione coinvolge gran parte dei settori pubblici e privati, con orari e modalità differenti, e mira a esprimere il dissenso verso una legge di bilancio ritenuta insufficiente in termini di salari, pensioni, sanità e servizi pubblici. Lo sciopero generale durerà **otto ore** per la maggior parte dei lavoratori, mentre per il settore dei trasporti sarà limitato a sole **quattro ore**, in seguito alla precettazione del Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Il trasporto ferroviario è escluso dalla protesta. Di seguito il dettaglio degli orari:
– Trasporto pubblico locale: dalle ore 9:00 alle ore 13:00.
– Trasporto aereo: dalle ore 10:00 alle ore 14:00.
– Sanità, scuola e altri settori pubblici e privati**: tutto il turno lavorativo.
Per il trasporto pubblico locale, i disagi saranno evidenti, poiché lo sciopero si svolge al di fuori delle fasce di garanzia. A Roma, Milano e Napoli, si prevedono **interruzioni e ritardi** su tram, bus, filobus e metropolitane. Nella Capitale, il servizio Atac potrebbe risultare fortemente ridotto, con la possibilità che alcune stazioni della metro restino chiuse. Anche le linee **Cotral-Astral** saranno coinvolte.
A Milano, le linee Atm e la funicolare Como-Brunate potrebbero subire cancellazioni di corse e ritardi significativi. A Napoli, saranno coinvolte le **funicolari** e il trasporto su gomma gestito da Enm ed Eav, con la sospensione delle ultime corse circa 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero.
Nel settore aereo, Ita Airways ha comunicato la cancellazione di alcuni voli, con la possibilità per i passeggeri di richiedere un cambio o il rimborso entro il 4 dicembre. L’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) ha pubblicato l’elenco dei voli garantiti.
Nel settore della scuola, l’adesione degli insegnanti varia a seconda degli istituti, con possibili disagi per le lezioni e l’apertura degli edifici scolastici. Per quanto riguarda la sanità, i medici iscritti a Cgil e Uil hanno dichiarato la loro partecipazione, il che potrebbe causare rallentamenti nelle prestazioni non urgenti.
I sindacati criticano duramente la manovra finanziaria del governo Meloni. Tra i punti contestati:
– Salari: mancanza di misure per contrastare la perdita del potere d’acquisto delle famiglie.
– Pensioni: assenza di interventi significativi.
– Sanità e servizi pubblici: investimenti giudicati insufficienti.
– Politiche industriali: scarsa attenzione alla crescita economica.
– Libertà di protesta: i sindacati denunciano un clima repressivo, aggravato dal ddl Sicurezza che limita il diritto di sciopero.
– Trasporto pubblico locale: dalle ore 9:00 alle ore 13:00.
– Trasporto aereo: dalle ore 10:00 alle ore 14:00.
– Sanità, scuola e altri settori pubblici e privati**: tutto il turno lavorativo.
Per il trasporto pubblico locale, i disagi saranno evidenti, poiché lo sciopero si svolge al di fuori delle fasce di garanzia. A Roma, Milano e Napoli, si prevedono **interruzioni e ritardi** su tram, bus, filobus e metropolitane. Nella Capitale, il servizio Atac potrebbe risultare fortemente ridotto, con la possibilità che alcune stazioni della metro restino chiuse. Anche le linee **Cotral-Astral** saranno coinvolte.
A Milano, le linee Atm e la funicolare Como-Brunate potrebbero subire cancellazioni di corse e ritardi significativi. A Napoli, saranno coinvolte le **funicolari** e il trasporto su gomma gestito da Enm ed Eav, con la sospensione delle ultime corse circa 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero.
Nel settore aereo, Ita Airways ha comunicato la cancellazione di alcuni voli, con la possibilità per i passeggeri di richiedere un cambio o il rimborso entro il 4 dicembre. L’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) ha pubblicato l’elenco dei voli garantiti.
Nel settore della scuola, l’adesione degli insegnanti varia a seconda degli istituti, con possibili disagi per le lezioni e l’apertura degli edifici scolastici. Per quanto riguarda la sanità, i medici iscritti a Cgil e Uil hanno dichiarato la loro partecipazione, il che potrebbe causare rallentamenti nelle prestazioni non urgenti.
I sindacati criticano duramente la manovra finanziaria del governo Meloni. Tra i punti contestati:
– Salari: mancanza di misure per contrastare la perdita del potere d’acquisto delle famiglie.
– Pensioni: assenza di interventi significativi.
– Sanità e servizi pubblici: investimenti giudicati insufficienti.
– Politiche industriali: scarsa attenzione alla crescita economica.
– Libertà di protesta: i sindacati denunciano un clima repressivo, aggravato dal ddl Sicurezza che limita il diritto di sciopero.