Scandalo a Napoli: Rubati e rivenduti barattoli della nuova nutella plant-based
Mentre la Ferrero celebrava oggi il lancio ufficiale della Nutella Plant-based, la versione vegana della celebre crema spalmabile, a Napoli si è scoperto che qualcuno era già riuscito ad accaparrarsi la nuova delizia settimane prima del debutto. In un negozio di coloniali del centro storico, in una traversa di piazza Dante, sono stati trovati circa 300 barattoli della nuova Nutella, venduti a metà prezzo rispetto al costo ufficiale: 2,60 euro invece di 4,49.
La scoperta è stata fatta dai Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazione (NAS), intervenuti a seguito di una segnalazione. L’indagine ha rivelato che i barattoli non provenivano dai canali di distribuzione ufficiali, bensì da un carico rubato lo scorso giugno, destinato originariamente al mercato francese.I militari hanno accertato che il carico rubato era stato custodito in un magazzino clandestino, in attesa del lancio ufficiale della Nutella Plant-based. I responsabili della rivendita illegale hanno scelto di aspettare il 3 settembre per mettere in vendita i prodotti, così da evitare di destare sospetti vendendoli in anticipo.
L’offerta a metà prezzo aveva attirato molti consumatori, ma il forte sconto era dovuto alla provenienza illecita della merce. Il valore totale dei barattoli sequestrati è stimato intorno ai 1.300 euro. Purtroppo, a causa dell’incertezza riguardo le condizioni di conservazione del prodotto durante i due mesi intercorsi dal furto, tutti i barattoli sequestrati verranno distrutti. Il lancio della Nutella Plant-based rappresenta una novità importante per Ferrero e per il mercato alimentare. Prodotta nello stabilimento di Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, questa nuova versione della crema spalmabile è stata sviluppata per soddisfare le esigenze di chi segue una dieta vegana o è alla ricerca di alternative senza latte.
Il prodotto si distingue non solo per l’assenza di ingredienti di origine animale, ma anche per la presenza di ceci, sciroppo di riso, nocciole e cacao magro. Il barattolo è riconoscibile dal tappo verde, che sottolinea il carattere vegetale del prodotto. Oggi, 3 settembre 2024, la Nutella Plant-based è stata lanciata contemporaneamente sui mercati italiano, francese e belga. Solo dal 2025 sarà disponibile anche negli altri Paesi europei.
La scoperta è stata fatta dai Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazione (NAS), intervenuti a seguito di una segnalazione. L’indagine ha rivelato che i barattoli non provenivano dai canali di distribuzione ufficiali, bensì da un carico rubato lo scorso giugno, destinato originariamente al mercato francese.I militari hanno accertato che il carico rubato era stato custodito in un magazzino clandestino, in attesa del lancio ufficiale della Nutella Plant-based. I responsabili della rivendita illegale hanno scelto di aspettare il 3 settembre per mettere in vendita i prodotti, così da evitare di destare sospetti vendendoli in anticipo.
L’offerta a metà prezzo aveva attirato molti consumatori, ma il forte sconto era dovuto alla provenienza illecita della merce. Il valore totale dei barattoli sequestrati è stimato intorno ai 1.300 euro. Purtroppo, a causa dell’incertezza riguardo le condizioni di conservazione del prodotto durante i due mesi intercorsi dal furto, tutti i barattoli sequestrati verranno distrutti. Il lancio della Nutella Plant-based rappresenta una novità importante per Ferrero e per il mercato alimentare. Prodotta nello stabilimento di Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, questa nuova versione della crema spalmabile è stata sviluppata per soddisfare le esigenze di chi segue una dieta vegana o è alla ricerca di alternative senza latte.
Il prodotto si distingue non solo per l’assenza di ingredienti di origine animale, ma anche per la presenza di ceci, sciroppo di riso, nocciole e cacao magro. Il barattolo è riconoscibile dal tappo verde, che sottolinea il carattere vegetale del prodotto. Oggi, 3 settembre 2024, la Nutella Plant-based è stata lanciata contemporaneamente sui mercati italiano, francese e belga. Solo dal 2025 sarà disponibile anche negli altri Paesi europei.