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Sangiuliano verso la candidatura in Campania. L’Usigrai lo incalza: “La Rai non è un tram da cui si scende e si sale”

Gennaro Sangiuliano non ha ancora sciolto ufficialmente la riserva, ma il suo ritorno nell’arena politica sembra ormai imminente. L’ex ministro della Cultura sarebbe pronto a candidarsi come capolista di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali in Campania, in sostegno al candidato meloniano Edmondo Cirielli, attuale viceministro degli Esteri. Dopo una carriera segnata da frequenti cambi di scena – dalla direzione del Tg2 al ruolo ministeriale, fino all’attuale incarico di inviato Rai da Parigi – Sangiuliano sembrerebbe pronto a un nuovo passaggio, questa volta di ritorno nella sua terra natale. L’idea della candidatura, secondo fonti interne a Fratelli d’Italia, sarebbe nata da un’intuizione di Arianna Meloni, sorella della premier, che vedrebbe in “Genny” una figura in grado di riaccendere l’elettorato campano e di colmare il divario nei sondaggi con Roberto Fico, candidato del fronte progressista.

Lo stesso Cirielli ha speso parole di incoraggiamento per l’ex ministro: “Sangiuliano è stato un grande ministro per la Cultura in Campania – ha dichiarato sabato –. Si trova bene a Parigi, ma è molto tentato. Non so cosa deciderà, ma deve muoversi.” Intanto, segnali di un forte legame con la Campania arrivano dai social. Sul profilo Instagram di Sangiuliano, quattro giorni fa è apparso un post dal tono quasi programmatico: un’immagine illustrata dell’ex ministro con la scritta “Cosa ho fatto per la Campania”, accompagnata da un elenco di iniziative culturali e infrastrutturali per il territorio. Il primo commento, firmato dallo stesso Sangiuliano, non lascia spazio a dubbi:

“La Campania e Napoli sono la mia terra. Sono state sempre al centro della mia azione.” Il giorno successivo, un nuovo post ha rafforzato il messaggio: “Amare la propria terra significa amare la propria comunità e testimoniare le proprie origini. Molti lo teorizzano, qualcuno lo ha fatto con atti concreti.” Un linguaggio che sa di pre-campagna elettorale e che non è passato inosservato, né a Roma né a Viale Mazzini. L’Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai, ha chiesto ufficialmente a Sangiuliano di chiarire le sue intenzioni e, nel frattempo, di chiedere un periodo di aspettativa. “La Rai non è un tram da cui si scende e si sale a piacimento – afferma una nota del sindacato –. Ora, o il diretto interessato smentisce pubblicamente o almeno abbia il buon gusto di prendersi un periodo di aspettativa in attesa che il suo partito decida. E se dovesse entrare in politica per la seconda volta, ci aspettiamo che si dimetta dalla Rai.” Da Parigi, intanto, continuano le cronache dell’inviato Sangiuliano, che segue da vicino la crisi di governo a Palazzo Matignon. Ma mentre racconta le dimissioni altrui, le sue non sembrano ancora all’orizzonte.

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