Sammy Basso, muore a 28 anni il guerriero della progeria
di Claudio Colucci
Sabato 5 ottobre, all’età di 28 anni, si è spento il biologo e attivista Sammy Basso, il malato di progeria più longevo al mondo. La rara malattia genetica, che causa l’invecchiamento precoce, non gli ha impedito di conseguire la laurea in biologia molecolare all’Università di Padova, né di diventare simbolo di coraggio e determinazione, per tutti.
Ed è proprio per questo che Sammy Basso, in realtà, non morirà mai: una vita dedicata alla divulgazione scientifica sulla propria malattia, sensibilizzando la popolazione italiana e mondiale sulla realtà della progeria di Hutchinson-Gilford, e l’ultima volontà, espressa attraverso la famiglia, di donare il proprio corpo alla scienza, per continuare a far progredire la ricerca sulla progeria grazie a lui, anche senza di lui.
Sabato 5 ottobre, all’età di 28 anni, si è spento il biologo e attivista Sammy Basso, il malato di progeria più longevo al mondo. La rara malattia genetica, che causa l’invecchiamento precoce, non gli ha impedito di conseguire la laurea in biologia molecolare all’Università di Padova, né di diventare simbolo di coraggio e determinazione, per tutti.
Ed è proprio per questo che Sammy Basso, in realtà, non morirà mai: una vita dedicata alla divulgazione scientifica sulla propria malattia, sensibilizzando la popolazione italiana e mondiale sulla realtà della progeria di Hutchinson-Gilford, e l’ultima volontà, espressa attraverso la famiglia, di donare il proprio corpo alla scienza, per continuare a far progredire la ricerca sulla progeria grazie a lui, anche senza di lui.