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Rottura della tregua: escalation di violenza tra Israele e Hamas

La tregua tra Israele e Hamas è crollata, lasciando spazio a una nuova ondata di violenza nella Striscia di Gaza. Nella notte, Israele ha lanciato una serie di intensi attacchi aerei, causando oltre 300 vittime. L’escalation è stata innescata dalle accuse di Israele secondo cui Hamas non avrebbe rispettato gli accordi sul rilascio degli ostaggi.

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che Israele agirà con “forza militare sempre maggiore” contro Hamas. Il ministro della Difesa, Israel Katz, ha ribadito la determinazione di Israele a proseguire i combattimenti fino al rilascio di tutti gli ostaggi e al raggiungimento degli obiettivi di guerra. Tra le vittime degli attacchi israeliani vi sono figure di spicco di Hamas, tra cui Mahmoud Abu Watfa, capo del ministero dell’Interno dell’enclave palestinese, e Issam Da’alis, membro dell’ufficio politico di Hamas a Gaza. La Casa Bianca ha confermato che Israele ha consultato l’amministrazione statunitense prima di lanciare gli attacchi. La portavoce Karoline Leavitt ha dichiarato che “Hamas ha scelto la guerra” e ha avvertito che “coloro che cercano di terrorizzare non solo Israele ma anche gli Stati Uniti pagheranno un prezzo”. La rottura della tregua e l’escalation di violenza hanno suscitato preoccupazione a livello internazionale. La comunità internazionale ha lanciato appelli per un immediato cessate il fuoco e per la ripresa dei negoziati. La popolazione di Gaza si trova in una situazione umanitaria disperata, con infrastrutture danneggiate e crescenti difficoltà nell’accesso ai beni di prima necessità. L’escalation del conflitto aggrava ulteriormente la crisi.

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