Revocata la scorta a Luigi Leonardi: l’imprenditore napoletano minacciato dai clan camorristici
Le procedure per la revoca della scorta a Luigi Leonardi, l’imprenditore napoletano noto per aver denunciato i suoi estorsori vent’anni fa, sono state avviate. Leonardi, che ha vissuto gli ultimi nove anni sotto la “misura tutoria di quarto livello”, si è visto comunicare la notizia attraverso un amareggiato post sul suo profilo Facebook.
L’imprenditore, che ha vissuto sotto la protezione di agenti armati, ha ricevuto una nota dai carabinieri, firmata dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari, datata 17 febbraio. La nota informava Leonardi che il Ministero dell’Interno aveva deciso di avviare il procedimento finalizzato alla revoca della misura di sicurezza a lui concessa.
La decisione di revocare la scorta è stata giustificata dal fatto che, secondo l’istruttoria condotta, non sarebbero più sussistenti le condizioni che hanno finora suggerito il mantenimento della protezione.
Leonardi ha sette giorni per presentare memorie e documenti relativi al procedimento in corso, ma la revoca della scorta potrebbe avvenire già tra meno di un mese.
Il post di Leonardi sul suo profilo Facebook è intriso di amarezza e disillusione. Ricorda i processi contro i clan di camorra per i quali ha testimoniato, processi che hanno portato a numerose condanne a pene detentive pesanti. Tuttavia, l’imprenditore ha pagato un prezzo altissimo per la sua coraggiosa testimonianza: ha subito minacce, intimidazioni e persino atti intimidatori come l’incendio doloso di uno dei suoi negozi.