“Ragazzi con la pistola”, Giancarlo Maria Palombi racconta “i Falchi”

NAPOLI (di Federica Bertocco) – “I falchi sono fatti così, un poco matti, forse qualcuno a forza di rischiare ci ha rimesso la pelle, altri la voglia di vivere, ma loro, il mestiere dello sbirro, non lo hanno scelto. Lo hanno sentito dentro”. Sono i protagonisti del libro “Ragazzi con la pistola” (Rogiosi editore) del giornalista Giancarlo Maria Palombi, al suo esordio da scrittore. Figlio prima lui di un falco, spoglia questi uomini della temibile veste di agenti dell’Antiscippo, facendo trasparire la propria “disarmante semplicità”, le paure, le tensioni, la rabbia. “Arrivare a scegliere tra la propria famiglia ed il lavoro, arrivare a scegliere di fare il poliziotto sono segni d’onore ed un messaggio rivolto a tutti noi” afferma l’autore. Scenario di questa realtà è la Napoli della fine degli anni ’70, un uragano di speranze e calamità, “la cui salvezza è affidata ad una squadra di poliziotti di strada”. Palombi ha presentato il libro ieri presso la Feltrinelli nel corso di una conferenza stampa, durante la quale sono intervenuti Ciro Fusco, fotoreporter ansa nonché autore della prefazione del libro, l’ex direttore dei falchi nel biennio 90-92 Antonio Borrel e l’editore Rosario Bianco. “E’ un’iniziativa meritevole – afferma Fusco – un gran bel lavoro, emozionante. Ha ragion d’essere se va oltre il semplice riporto”. D’accordo anche Bianco, il quale aggiunge “Giancarlo è un ragazzo che ha cuore, il libro è stato scritto con il cuore e questo è un gesto di Cultura alla legalità. Rappresenta una collaborazione di una serie di valori influenti che diventano strumento di ricordo, con descrizioni fantastiche”. Insomma “Un incredibile spaccato dell’Italia dagli anni della contestazione agli anni novanta,  raccontato attraverso la vita di chi quegli anni li ha vissuti sulle strade di Napoli, su due ruote, con la palina e la pistola”.