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Cronaca

Quattro donne, tre prof e un pm Ecco la giunta di de Magistris

Luigi de Magistris (foto Andrea Baldo)

NAPOLI (di Fabrizio Geremicca) — «Lunedì pomeriggio presenteremo la giunta». L’annuncio ieri in serata del sindaco de Magistris. «Lunedì mattina viene il Presidente della Repubblica — ha aggiunto — ed averlo qui è un evento molto importante. Dopo averlo incontrato penseremo alla Giunta». Che ormai peraltro è fatta, nonostante proprio de Magistris avverta: «Prima dell’ufficializzazione non sarà possibile avere la certezza dei nomi». Quella di lunedì sarà, spiega il primo cittadino, «una riunione per insediare la Giunta. Giovedì poi ci sarà il primo incontro tecnico-operativo». Gli assessori, dunque. Tommaso Sodano avrà la delega all’Igiene ed all’Ambiente. È stato presidente della commissione Ambiente al Senato durante il governo Prodi ed è attualmente consigliere provinciale in sella alla Federazione delle Sinistre. Ha un compito impegnativo: traghettare Napoli verso un ciclo di gestione dei rifiuti che si basi sulla differenziata porta a porta e sul compostaggio.

Altro nome blindato: Riccardo Realfonzo. Docente universitario, ha fatto parte in passato della squadra di governo del sindaco Iervolino. Si dimise aprendo una battaglia sulla gestione delle partecipate, che denunciò essere ispirata a metodi lottizzatori e clientelari. Alberto Lucarelli, un altro docente universitario, avrà la delega ai Beni Comuni. È un giurista da anni impegnato nella battaglia contro la privatizazzione dell’acqua. La sicurezza sarà assegnata a Giuseppe Narducci, il pm di Calciopoli e dell’inchiesta sui presunti legami tra la camorra ed il coordinatore campano del Pdl, Nicola Cosentino. Ieri de Magistris ha replicato a Luca Palamara, presidente dell’Anm, secondo cui Narducci non dovrebbe essere nominato assessore. «Io sono il sindaco di Napoli — ha detto — lui il presidente dell’Anm». Luigi De Falco, segretario campano di Italia Nostra, architetto, urbanista, riceverà da de Magistris l’incarico all’Urbanistica. Bernardino Tuccillo, protagonista di importanti battaglie e denunce contro la camorra a Melito, sarà assessore al Patrimonio. Anna Donati, ex parlamentare dei Verdi, romagnola, esperta sui temi della mobilità sostenibile sarà assessore ai Trasporti.

Le politiche giovanili andranno a Giuseppina Tommasielli, medico di famiglia, già candidata con Idv alle regionali. La delega alla Cultura è destinata ad Antonella Di Nocera, presidente di Arcimovie, molto attiva sui problemi delle periferie. Annamaria Palmieri, una professoressa sarà assessore all’Educazione. Le politiche sociali saranno attribuite a Sergio D’Angelo, che con la Gesco coordina molte delle cooperative del terzo settore. Marco Esposito, giornalista professionista, responsabile Idv per il Mezzogiorno, entrerà in giunta con la delega allo sviluppo. Le ultime ore, di qui a lunedì, saranno determinanti per la scelta del vicesindaco. La terna dei papabili: Realfonzo, Donati e Narducci. Il capostaff del sindaco dovrebbe essere il giornalista Alessio Postiglione. Ieri, intanto, sono state consegnate al sindaco le dimissioni ufficiali di Daniele Fortini, Claudio Cicatiello e Giuseppe Uliano, rispettivamente amministratore delegato, presidente e membro del cda di Asìa. Passaggio che ancora non hanno fatto Luca Stamati (ex coordinatore dell’area Marino a Napoli) e Fabio Matteo (in quota Federazione delle Sinistre), gli altri due membri del cda. La prossima settimana il primo cittadino valuterà se accogliere o meno le dimissioni. Cicatiello, in passato molto legato a Bassolino, pare destinato ad andare via.

A Fortini, de Magistris potrebbe chiedere di rimanere. Certamente sarà coinvolto nello sviluppo della raccolta differenziata Raphael Rossi, il professionista che ha curato, tra l’altro, la progettazione della raccolta porta a porta ai Colli Aminei, il primo dei pochi quartieri cittadini dove è stata adottata. Potrebbe essere utilizzato come tecnico o con incarichi dirigenziali in Asìa. Ieri c’è stato anche un incontro di de Magistris con Raffaele Cantone. «Quello con Cantone è stato un incontro di cortesia e un saluto – ha sottolineato de Magistris – siamo amici, ma non aveva nulla a che fare con la Giunta». (Corriere del mezzogiorno)

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