Napoli: Scoperte due discariche abusive con rifiuti pericolosi nel centro storico e a Marechiaro
Grazie alle segnalazioni di cittadini attenti e consapevoli, è stata avviata una significativa operazione contro le discariche abusive nel cuore di Napoli. La procura ha immediatamente preso in carico le denunce, portando a un’operazione di monitoraggio e sequestro condotta dalla Guardia di Finanza, in collaborazione con i tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (Arpac).
Primo sequestro: nel cuore storico di Napoli
La prima area sequestrata si trova nel centro storico, un’area densamente popolata e patrimonio di rilevanza storica e culturale. All’interno di cavità tufacee risalenti ai primi del ‘900, i militari hanno scoperto enormi quantità di rifiuti speciali pericolosi. Tra questi spiccano manufatti in fibrocemento contenenti amianto, un materiale altamente tossico e cancerogeno. La presenza di amianto, se rilasciato nell’aria, rappresenta un pericolo concreto e immediato per la salute pubblica, soprattutto in una zona abitata e frequentata.
Secondo intervento: area panoramica di Marechiaro
La seconda area, situata in uno degli scorci più suggestivi di Marechiaro, è risultata ugualmente compromessa. I terreni, di proprietà di un privato, sono stati utilizzati per opere edilizie abusive e per lo smaltimento illecito di tettoie in eternit, frantumate e sparse direttamente sul suolo. Quest’area, soggetta a rigidi vincoli paesaggistici e ambientali, è stata individuata grazie a un’efficace ricognizione aerea effettuata da un elicottero della Guardia di Finanza, dotato di apparecchiature all’avanguardia.
Il privato, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe smaltito le tettoie in eternit in modo completamente irresponsabile, ignorando i rischi per la salute pubblica e le norme di sicurezza ambientale. L’operazione di sequestro di entrambe le aree rappresenta un passo importante nella tutela della salute dei cittadini e nella protezione del patrimonio ambientale e paesaggistico della città di Napoli. La presenza di amianto e altri materiali pericolosi costituisce un rischio gravissimo, e la rimozione richiederà l’intervento di specialisti per garantire una bonifica sicura.
Primo sequestro: nel cuore storico di Napoli
La prima area sequestrata si trova nel centro storico, un’area densamente popolata e patrimonio di rilevanza storica e culturale. All’interno di cavità tufacee risalenti ai primi del ‘900, i militari hanno scoperto enormi quantità di rifiuti speciali pericolosi. Tra questi spiccano manufatti in fibrocemento contenenti amianto, un materiale altamente tossico e cancerogeno. La presenza di amianto, se rilasciato nell’aria, rappresenta un pericolo concreto e immediato per la salute pubblica, soprattutto in una zona abitata e frequentata.
Secondo intervento: area panoramica di Marechiaro
La seconda area, situata in uno degli scorci più suggestivi di Marechiaro, è risultata ugualmente compromessa. I terreni, di proprietà di un privato, sono stati utilizzati per opere edilizie abusive e per lo smaltimento illecito di tettoie in eternit, frantumate e sparse direttamente sul suolo. Quest’area, soggetta a rigidi vincoli paesaggistici e ambientali, è stata individuata grazie a un’efficace ricognizione aerea effettuata da un elicottero della Guardia di Finanza, dotato di apparecchiature all’avanguardia.
Il privato, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe smaltito le tettoie in eternit in modo completamente irresponsabile, ignorando i rischi per la salute pubblica e le norme di sicurezza ambientale. L’operazione di sequestro di entrambe le aree rappresenta un passo importante nella tutela della salute dei cittadini e nella protezione del patrimonio ambientale e paesaggistico della città di Napoli. La presenza di amianto e altri materiali pericolosi costituisce un rischio gravissimo, e la rimozione richiederà l’intervento di specialisti per garantire una bonifica sicura.