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Napoli, dove sei?

NAPOLI (di Cristina Accardo) – Non era mai successo in questo campionato per il Napoli perdere due partite di fila. Invece in sette giorni, Udinese prima e Palermo dopo mettono il freno alla volata Champions degli azzurri. Brutta sconfitta rimediata in casa, ma soprattutto catastrofica sconfitta al Renzo Barbera di Palermo, contro i rosanero che si riprendono la rivincita sulla partita dell’andata, quando il Napoli vinse al San Paolo. Ma era un altro Napoli, ed ora a quattro partite dalla fine della stagione 2010/11 la domanda che viene da porsi è “Cosa non funziona più nel gioco degli uomini di Mazzarri?” Gli azzurri, in campo, hanno dato il peggio: nessuna idea in attacco; difficoltà di costruire gioco; errori in difesa e a centrocampo; big in affanno. L’espressione sconsolata del tecnico toscano sul finire della gara, fotografa al meglio la gara dei partenopei. Mazzarri sembra domandarsi “Ragazzi dove siete?” . Beh, da adesso ce lo chiediamo anche noi!
La partita – Orfani di Lavezzi in attacco ( ormai classica l’assenza per squalifica dell’argentino alla vigilia di una festività ) e di capitan Cannavaro in difesa, Mazzarri getta nella mischia Cribari e Mascara, mentre a centrocampo, Gargano, riconquista il posto da titolare. Delio Rossi si affida al gioiellino Pastore in attacco, anche se da due difensori verranno i goal decisivi. E’ anche il giorno del ritorno di Cavani davanti ai suoi ex tifosi ( che lo hanno accolto con sonori fischi simbolo di una more mai sbocciato ); ma soprattutto è il momento per il Napoli di portare a casa tre punti preziosi. E la partita sembra mettersi bene per i partenopei che a soli due minuti da inizio gara passano in vantaggio con un rigore tirato egregiamente dall’ex Cavani. 1 a 0 per i partenopei e da questo momento l’arbitro Damato ( autore di una pessima prestazione ), preso di mira dai tifosi palermitani, inizia a commettere errori su errori, quasi a voler compensare la decisione prima presa. A questo punto la partita è solo in ascesa per gli azzurri che, invece, appaiono stanchi ed abulici ; non scatta il contropiede micidiale partenopeo ed è il Palermo a crescere minuto dopo minuto. In particolare Nocerino e Balzaretti creano scompiglio nella difesa e proprio da quest’ultimo arriva il goal del pareggio, con un sinistro che incrocia la diagonale. E’ 1 – 1, ma passano pochi minuti e Maggio atterra in area Migliaccio. Neanche a dirlo per Damato è rigore; sul dischetto va Bovo e non sbaglia, si va negli spogliatoi con il Palermo in vantaggio. Nella ripresa ci si aspetta la reazione azzurra; tutto un altro Napoli ed invece, il nulla. Niente tiri da fuori, niente fantasia ( la mancanza del guizzo di Lavezzi si fa sentire troppo ), niente cross buoni in area. Zuniga, subentrato ad Hamsick con le sue finte da crepacuore non è di nessuna preoccupazione per i difensori del Palermo che amministra la gara senza problemi,tenendosi stretto il vantaggio. Solo sul finire, l’unico azzurro attivo in campo, Mascara, sfiora il pareggio con Sirigu che salva la porta. Il Napoli esce sconfitto dal rettangolo di gioco; pessima sconfitta dovuta non tanto alla bravura altrui, ma all’incapacità degli undici di Mazzarri di creare gioco ed occasioni.
Il caso – Il Napoli, nonostante la seconda sconfitta mantiene salda la sua posizione nelle vette della classifica di Serie A. Scende al terzo posto a 65 punti ed è preceduto da Inter a 66 e Milan a 71. Lazio e Udinese, con le sconfitte subite nella giornata sono distanti di 5 e 6 punti, per lotta Champions, per cui il terzo posto non dovrebbe essere un’utopia. Condizionale d’obbligo perché nelle prossime quattro giornate in cui il Napoli si troverà di fronte a Genoa, Lecce, Inter e Juve, tutto può accadere. Gli azzurri, da due gare a questa parte non sono nemmeno l’ombra di quelli ammirati fino a qualche settimana fa. Appaiono smarriti; non c’è testa, non ci sono le gambe. Non è il momento giusto per fare drammi o per essere pessimisti ma, per lo sprint finale per arrivare all’Europa che conta, servono tutt’altre prestazioni. Avanti Napoli, contro tutti i pronostici sei lì in alto, mancano solo quattro giornate!

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