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Lavezzi, Cavani, Dzemaili, “pioggia di gol” al San Paolo

NAPOLI (di Cristina Accardo) – A metà strada tra l’amarezza per il pareggio in casa con la Juventus di martedì scorso, figlio di un doppio vantaggio mal gestito, e la supersfida di mercoledì in Champion contro il Villareal, per staccare il biglietto che porterebbe il Napoli all’impresa, ossia qualificarsi secondo nel “girone della morte” e proseguire, così, l’avventura in Europa, c’è la “pratica” Lecce. Mentre in Champions il “ciuccio” vola, in campionato gli azzurri hanno più volte regalato spazio agli avversari perdendo punti importanti per una classifica che vede sempre più Milan, Udinese e Juventus come protagoniste. Contro il Lecce non si può sbagliare, lo sa Mazzarri, lo sa la squadra, lo sa il presidente che ha chiesto ai suoi ragazzi 12 punti nelle ultime 4 gare di campionato del 2011. Ed al San Paolo, tra il tifo dei quarantamila irriducibili, che sotto la pioggia battente hanno incitato la squadra alla vittoria, il Napoli porta a casa i 3 punti battendo i giallorossi con un 4 a 2 che si spera, apra la strada alla “remuntatda” azzurra in campionato.
Le formazioni – De Sanctis, Fernandez, Aronica, Fideleff (30′ st Grava), Maggio, Dzemaili, Inler (21′ st Hamsik), Dossena, Pandev (15′ st Gargano), Lavezzi, Cavani.
Lecce: Benassi, Oddo, Ferrario, Tomovic, Esposito (1′ st Obodo), Mesbah, Cuadrado, Strasser, Grossmuller (1′ st Corvia), Muriel, Pasquato (26′ st Bertolacci).
Il match – Per di Francesco la gara contro il Napoli è l’ultima spiaggia, o dentro o fuori; per Mazzarri è il match della rivelazione per sapere se la sua squadra è finalmente cresciuta in mentalità ed è in grado di sfatare la maledizione che quest’anno l’ ha accompagnata con le piccole. Mini turn over necessario, mercoledì c’è il Villareal allora rivoluzione in difesa con Aronica a guidare i giovani Fideleff e Fernandez; a centrocampo riposa Gargano e ritorna Dzemaili; in attacco è Hamsik a cedere il posto a Pandev, rigenerato dalla prestazione contro i bianconeri. Comincia la gara ed è subito Napoli con Inler che crossa per Fideleff, il difensore non arriva per poco. Il Lecce attende ma appena può prova ad infastidire la retroguardia partenopea con Muriel, che si gira ma tira alto. Il gol è nell’aria per gli azzurri; Cavani sfodera un sinistro in area ma il suo tiro è di poco fuori. Ma al 26’ non si sbaglia e Lavezzi, in veste di capitano, dopo aver saltato Oddo e Tomovic infila un diagonale sul primo palo. Il Pocho prende per mano la squadra ed inizia a strabiliare con le sue giocate e cavalcate suonando la carica anche per Cavani e Pandev, autori, insieme a tutta la squadra, di una buona prestazione. Al 30’ Cavani di testa, Benassi salva sulla linea. Un minuto dopo ci prova Dzemaili dai venti metri, Benassi c’è ancora. Ma al 33’ arriva il raddoppio azzurro con Cavani servito splendidamente da Pandev. Sembra fatta ma sullo scadere del primo tempo c’è spazio ancora per esultare e questa volta è Dzemaili, un po’ in ombra nelle ultime gare, a segnare il primo gol in azzurro, tirando in rete una palla respinta dalla difesa. Ultimo brivido lo regala Fideleff che respinge sulla linea un tiro di Pasquato. Alla ripresa apre il Pocho con una punizione che va fuori di un soffio. Al 9’ arriva il gol dei salentini su una svista della difesa e Muriel calcia alle spalle di De Sanctis. Muriel ci riprova poco dopo, ma il suo colpo di testa va alto. Al 30’ ritorna in campo tra gli applausi del popolo azzurro, dopo una lunga assenza per infortunio Grava, è ovazione. Lavezzi ed Hamsik hanno sui piedi per due volte la palla del 4 a 1, ma è Cavani a siglare il gol su cross di Lavezzi. Negli ultimi minuti, c’è ancora tempo per l’espulsione del ct Di Francesco e per il secondo gol del Lecce Con Corvia su calcio d’angolo. La gara termina 4 a 2 e la mente è già a mercoledì, contro un Villareal sconfitto ancora in campionato.
Fuori dal campo – Mazzarri parla del match contro il Lecce ma con il pensiero è già in volo per la Spagna “Non era facile vincere oggi perchè il Lecce è una squadra che corre e ti mette in difficoltà, siamo stati bravi a sbloccare la gara con Lavezzi. Bravi Fernandez e Fideleff che con il tempo stanno capendo i meccanismi di squadra. Il ritorno del Lecce sul 3-0? Dobbiamo crescere sotto questo aspetto per motivi di esperienza, non siamo bravi a gestire la palla e rischiamo di rovinare tutto. Purtroppo ci capita questo quando si cala l’adrenalina e pensiamo di aver chiuso la gara, inoltre paghiamo il fatto di giocare troppe gare ravvicinate. Pandev? E’ una scelta in più, vederlo insieme ai tre tenori ora è difficile perchè gli equilibri sono importanti ma non escludo che possa accadere più avanti. Villareal? L’esperienza mi dice che non ci dobbiamo fermare mai, l’esperienza della gara con la Juventus deve farci riflettere. In Champions ogni squadra non vuole perdere, poi ci sono i premi Champions e sappiamo che è dura fare ben fuori casa quando hai solo un risultato disponibile”.

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