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L’Aida all’Arena Flegrea: caos totale e fischi del pubblico

Un momento dell’Aida inscenata all’Arena Flegrea

NAPOLI (di Marianna Canciani) – Stesso spettacolo dell’ Arena di Verona per l’ Aida all’ Arena Flegrea: un evento imperdibile per gli amanti dell’ opera lirica; tutto prometteva bene per la prima del 6 Luglio. L’ Aida di Giuseppe Verdi è andata in scena ieri sera ma è iniziata, con largo ritardo, tra i fischi del pubblico indignato per la disorganizzazione totale. Dopo ore di estenuante attesa per ritirare i biglietti presso un botteghino dove operavano solo tre o quattro addetti per quattromila persone, infatti, molti hanno dovuto accontentarsi dei posti superpanoramici, pur avendo pagato per i posti migliori; i loro biglietti risultavano già venduti. Coloro che avevano acquistato i coupon da internet, si sono presentati alle 19.00 per ritirare i loro biglietti, ma il botteghino ha aperto solo dopo un’ ora. E dopo una fila interminabile, sono stati sistemati in ordine casuale nei settori sbagliati, senza alcun rimborso. Degli accrediti per la stampa, invece, nessuno sapeva nulla e, ormai alle 22.00 passate, l’ organizzatrice era scomparsa. Tra i fischi e le urla del pubblico si è fatto avanti il responsabile della Mostra d’ Oltremare che si è scusato per i disagi e per il ritardo dell’ Orchestra, vittima di un incidente in autobus, e ha annunciato l’ inizio dell’ opera entro pochi minuti. Alle 22.30, con un’ ora di ritardo, sembrava finalmente che lo spettacolo stesse per iniziare, ma i problemi non erano ancora finiti: l’ orchestra non poteva leggere gli spartiti poiché mancavano le luci adeguate. Un tecnico ha dovuto provvedere, dopo alcuni minuti, arrampicandosi sulle impalcature, per improvvisare un faro diretto verso i musicisti increduli. Il direttore dell’ Orchestra Giuseppe Verdi di Firenze, Christian Sandu, ormai al limite della sopportazione, si è voltato verso il pubblico inferocito, urlando “Signori, la mia Aida è per voi!” tra gli applausi. Lo spettacolo, terminato alle 02.00 di notte, si è rivelato tutt’ altro che maestoso: non c’era la scenografia colossale promessa dalla grande campagna pubblicitaria (sul palco solo sei colonne e una sfinge di cartapesta) e le comparse sul palco non erano trecento, come previsto, insomma, lo spettacolo non era lo stesso dell’ Arena di Verona. La musica ha saputo placare il pubblico, ma per poco: quattro ore e mezza seduti su gradoni di pietra, dopo ore di fila per ritirare i biglietti sbagliati, non è stato il massimo. Musicisti e artisti si sono rifiutati di esibirsi per la seconda serata; a causa dei disagi di ieri, la replica dello spettacolo prevista per stasera è stata annullata dall’ Arena Flegrea che si dichiara non responsabile della pessima organizzazione.

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