La famiglia chiede giustizia, messa per Antonio Barbatelli
NAPOLI – La celebrazione è stata fortemente voluta dai familiari e da Susy Esposito madre del ragazzo che morì nel Bosco di Capodimonte in circostanze ancora oggi non chiarite dopo un anno di indagini.
“I familiari di Antonio – denunciano il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli e Marco Mango dell’ Udc che seguono la vicenda di Antonio Barbatelli dalla sua scomparsa – non hanno ancora avuto giustizia. Inoltre il bosco di Capodimonte da quella tragica vicenda ad oggi non è certo diventato più sicuro o meglio controllato. Per certi versi riteniamo che sia diventato addirittura più pericoloso di prima. Troviamo davvero assurdo che ad un anno dalla morte di Antonio i familiari non abbiano avuto nessuna notizia o spiegazione chiara di quello che è successo e chi sono stati gli eventuali responsabili. Mentre Napoli ha dimenticato questo povero ragazzo la Toscana lo ha voluto ricordare con un piccolo monumento. Infatti ad Ad Ascianello, piccolo borgo sito nel comune di Montepulciano è stata realizzata una LAPIDE IN ONORE DI ANGELI MORTI SENZA ANCORA UN RESPONSABILE”.