Incendio nel carcere minorile di Nisida: quattro poliziotti ricoverati, la denuncia dei sindacati
Sabato sera un grave incidente ha scosso l’Istituto Penale per Minorenni di Nisida, dove due detenuti hanno appiccato un incendio all’interno della loro cella. Le fiamme, che hanno causato significativi danni alla struttura, sono state domate grazie all’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria. Tuttavia, quattro agenti sono rimasti intossicati o feriti durante l’operazione e hanno necessitato di cure mediche presso il nosocomio locale.
L’incidente rappresenta l’ennesimo episodio critico in un contesto che, secondo quanto denunciato dai sindacati, sembra sempre più difficile da gestire. Giuseppe Merola, Segretario Nazionale della Federazione Sindacati Autonomi CNPP, ha espresso forte preoccupazione per la sicurezza e l’organizzazione del lavoro all’interno dell’istituto. “Da tempo si stanno verificando situazioni che compromettono il buon andamento organizzativo dell’Istituto, mettendo in discussione l’ordine e la sicurezza”, ha dichiarato Merola, sottolineando come episodi di incendi, tentativi di evasione e aggressioni siano ormai all’ordine del giorno. “I lavoratori non possono essere continuamente esposti a rischi per la propria incolumità psico-fisica”. Secondo il sindacato, è necessario un intervento deciso da parte dell’Amministrazione Centrale per affrontare le problematiche che affliggono l’Istituto di Nisida. Tra le richieste avanzate figurano misure che garantiscano un miglioramento dell’organizzazione del lavoro e dei servizi, oltre che della sicurezza per operatori e detenuti. “Serve un cambio di passo”, ha continuato Merola, annunciando che nei prossimi giorni le rappresentanze sindacali incontreranno il Dirigente regionale del Centro Giustizia Minorile per la Campania. “Le nostre denunce saranno avanzate sul tavolo di discussione, ma pretendiamo risposte all’altezza delle nostre legittime rivendicazioni”.
Nel caso in cui non vengano adottate misure adeguate, i sindacati sono pronti ad attivare procedure di protesta, coinvolgendo anche l’opinione pubblica e le istituzioni politiche. “Non possiamo tollerare che i lavoratori siano lasciati soli ad affrontare situazioni di grave pericolo. Le condizioni attuali mettono a rischio non solo la sicurezza degli agenti ma anche il buon funzionamento dell’intero sistema di giustizia minorile”, ha concluso Merola.
L’incidente rappresenta l’ennesimo episodio critico in un contesto che, secondo quanto denunciato dai sindacati, sembra sempre più difficile da gestire. Giuseppe Merola, Segretario Nazionale della Federazione Sindacati Autonomi CNPP, ha espresso forte preoccupazione per la sicurezza e l’organizzazione del lavoro all’interno dell’istituto. “Da tempo si stanno verificando situazioni che compromettono il buon andamento organizzativo dell’Istituto, mettendo in discussione l’ordine e la sicurezza”, ha dichiarato Merola, sottolineando come episodi di incendi, tentativi di evasione e aggressioni siano ormai all’ordine del giorno. “I lavoratori non possono essere continuamente esposti a rischi per la propria incolumità psico-fisica”. Secondo il sindacato, è necessario un intervento deciso da parte dell’Amministrazione Centrale per affrontare le problematiche che affliggono l’Istituto di Nisida. Tra le richieste avanzate figurano misure che garantiscano un miglioramento dell’organizzazione del lavoro e dei servizi, oltre che della sicurezza per operatori e detenuti. “Serve un cambio di passo”, ha continuato Merola, annunciando che nei prossimi giorni le rappresentanze sindacali incontreranno il Dirigente regionale del Centro Giustizia Minorile per la Campania. “Le nostre denunce saranno avanzate sul tavolo di discussione, ma pretendiamo risposte all’altezza delle nostre legittime rivendicazioni”.
Nel caso in cui non vengano adottate misure adeguate, i sindacati sono pronti ad attivare procedure di protesta, coinvolgendo anche l’opinione pubblica e le istituzioni politiche. “Non possiamo tollerare che i lavoratori siano lasciati soli ad affrontare situazioni di grave pericolo. Le condizioni attuali mettono a rischio non solo la sicurezza degli agenti ma anche il buon funzionamento dell’intero sistema di giustizia minorile”, ha concluso Merola.