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Imprenditore sequestrato nel napoletano

ROMA – Un imprenditore campano, Antonio Buglione, e’ stato sequestrato ieri sera nella zona di Nola (Napoli). Sull’episodio indagano i carabinieri. E’ stato prelevato da un commando armato davanti alla sua abitazione di Saviano, nel Nolano. Un’azione particolarmente rapida in seguito alla quale i rapitori hanno fatto perdere le loro tracce.

Antonio Buglione, con il fratello Carmine, è il titolare della International security service, un istituto di vigilanza privata a Nola. L’imprenditore sequestrato è stato coinvolto in passato in diverse inchieste, tra cui una relativa ai permessi rilasciati dalla Prefettura alle società di vigilanza privata.

Antonio ha 54 anni ed è fratello di Rosa, sindaco di Saviano, comune del Nolano, in provincia di Napoli.

CHIESTO RISCATTO 5 MILIONI – Un riscatto di 5 milioni di euro è stato chiesto a Carlo Buglione, uno dei fratelli di Antonio, l’imprenditore rapito a Saviano, nel Napoletano. La richiesta è giunta attraverso una telefonata all’abitazione di Carlo Buglione che vive anche lui a Saviano. In seguito all’allarme ed alle ricerche avviate, i carabinieri hanno ritrovato in zona l’utilitaria del rapito.

UN PASSATO OSCURO, TRA CLAN E POLITICI –E’ un passato decisamente oscuro e pieno di accuse, anche di legami con la camorra, quello di Antonio Buglione, l’imprenditore rapito ieri sera nel Nolano. Nel 1993 rimase ferito, al volto in un agguato, a Nola. Poi, pochi anni dopo, iniziano i processi, il primo dei quali relativo a irregolarità nella concessione delle autorizzazioni a istituti di vigilanza privata nel Napoletano. Per tutto questo Buglione nel 1995 fu arrestato: un’inchiesta, nella quale rimasero coinvolti anche l’ex parlamentare, Carmine Mensorio, poi suicidatosi e per il quale fu richiesto anche l’arresto, e l’ex prefetto di Napoli, Umberto Improta. L’accusa, per l’imprenditore rapito, fu di 416 bis e di tentativo di estorsione: secondo i magistrati vennero alla luce collegamenti tra la società Vigilanza 2, di Antonio Buglione, e Vigilanza 3, del fratello Carmine, con i boss della camorra nolana, in primis Carmine Alfieri. In particolare, anche negli anni successivi, i magistrati sostennero che gli istituti di vigilanza dei fratelli Buglione sarebbero stati utilizzati dal boss Carmine Alfieri come polizia privata per essere informato sugli spostamenti delle forze dell’ordine sul territorio. Antonio Buglione torna in ballo nel 2008, nell’inchiesta che coinvolse l’allora consigliere regionale della Campania, Roberto Conte, all’epoca del Pd. Conte fu arrestato nell’ambito di un’inchiesta sugli affiti d’oro: cifre da record per locali che dovevano servire al Consiglio regionale della Campania. In questo caso, questa l’accusa, Conte e Buglione, avevano costituito una società, la Europa Immobiliare, alla quale erano affidati i contratti di locazione. Ultima inchiesta, nel 2010, dove Buglione risulta indagato e dove è coinvolto il senatore Pdl Vincenzo Nespoli. Bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale e reimpiego di denaro di provenienza illecita, l’accusa rivolta a Nespoli.

SITO AZIEDA, IMPEDIAMO FURTI E RAPINE – L’Istituto di vigilanza privata International Security Service s.r.l., di cui è titolare l’imprenditore Antonio Buglione, rapito ieri sera nel Napoletano, “nasce per iniziativa di un gruppo di giovani imprenditori del settore, dinamici ed intraprendenti. Essi hanno intuito la necessità di curare non solo le risorse umane, ma anche l’innovazione tecnologica, elemento oggi fondamentale nella quotidiana guerra contro il crimine”. Così sul sito internet dell’istituto che ha sede in via Nazionale delle Puglie, a Nola (Napoli) in cui si evidenzia che l’Iss “é in grado di sorvegliare banche, opifici industriali, gioiellerie, negozi, abitazioni, con turni di guardia e con utilizzo di mezzi tali da rendere impossibile qualsiasi furto o rapina”. “Il nostro centro operativo – evidenzia l’illustrazione delle attività dell’istituto – consente un controllo sicuro e tempestivo, grazie alle tele-radio sorveglianza su: banche, gioiellieri, industrie, abitazioni private. La selezione delle nostre guardie è molto rigida: sono richiesti requisiti di esperienza, adattabilità ad operare in condizioni di emergenza, conoscenza profonda delle procedure di sicurezza e delle attrezzature di dotazione”.

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