Il food design di Marco Giugliano, piatti sensuali serviti su mani e bocche Colorate
Mani colorate che afferrano bon bon e briochine, bocche rosse e carnose che baciano gelati al pistacchio. Nel ristorante “Mano Libera” di Miami, lo chef napoletano Marco Giugliano trasforma la gastronomia in un’esperienza multisensoriale, dove estetica e sapore si fondono in un connubio artistico.
Nel locale dello chef trentiquattrenne, trapiantato dalla vibrante Napoli alla cosmopolita Miami, ogni piatto diventa una performance. Le sue creazioni non si limitano a deliziare il palato, ma coinvolgono anche la vista e il tatto, grazie a piatti di design dalle forme sensuali. Il cibo non è più solo nutrimento, ma una vera e propria opera d’arte che si consuma attraverso tutti i sensi.
Uno dei momenti più iconici del ristorante è il commiato del cliente: praline al cioccolato e mango vengono servite su ardesia con le iniziali dell’ospite impresse, come un sigillo di un’esperienza indimenticabile. Mani scultoree offrono morbide briochine, mentre piatti dal design provocante accolgono le creazioni dolci e salate dello chef. «Mangiare è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi – spiega Giugliano – e l’estetica è importante quanto il gusto. Un’eccellente esperienza culinaria è determinata anche dalla sua presentazione, che diventa così un elemento essenziale del successo di un ristorante. Il modo in cui scegliamo di servire il cibo è una forma d’arte e un’espressione della personalità dello chef».
Nel locale dello chef trentiquattrenne, trapiantato dalla vibrante Napoli alla cosmopolita Miami, ogni piatto diventa una performance. Le sue creazioni non si limitano a deliziare il palato, ma coinvolgono anche la vista e il tatto, grazie a piatti di design dalle forme sensuali. Il cibo non è più solo nutrimento, ma una vera e propria opera d’arte che si consuma attraverso tutti i sensi.
Uno dei momenti più iconici del ristorante è il commiato del cliente: praline al cioccolato e mango vengono servite su ardesia con le iniziali dell’ospite impresse, come un sigillo di un’esperienza indimenticabile. Mani scultoree offrono morbide briochine, mentre piatti dal design provocante accolgono le creazioni dolci e salate dello chef. «Mangiare è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi – spiega Giugliano – e l’estetica è importante quanto il gusto. Un’eccellente esperienza culinaria è determinata anche dalla sua presentazione, che diventa così un elemento essenziale del successo di un ristorante. Il modo in cui scegliamo di servire il cibo è una forma d’arte e un’espressione della personalità dello chef».