Giubileo 2025: Napoli apre con la Croce di Lampedusa
La città di Napoli ha dato inizio al Giubileo 2025 con una celebrazione solenne e ricca di significato, presieduta dal cardinale don Mimmo Battaglia. L’evento, svoltosi domenica pomeriggio, ha unito la comunità dell’Arcidiocesi in un momento di profonda spiritualità e partecipazione.
La celebrazione ha avuto inizio presso la Chiesa dei Santi Apostoli, da dove ha preso il via una breve ma suggestiva processione che ha condotto i fedeli fino al Duomo di Napoli. Protagonista del rito è stata la Croce di Lampedusa, simbolo di sofferenza e speranza, realizzata dalla fondazione “Casa dello Spirito e delle Arti” utilizzando il legno delle barche dei migranti. Questo simbolo itinerante, che rappresenta il dramma e la forza del viaggio umano, sarà esposto nel Duomo per tutto l’anno giubilare. La processione è stata animata dalla partecipazione dei giovani che hanno portato la croce, un gesto che simboleggia il rinnovamento della fede e l’eredità spirituale trasmessa alle nuove generazioni. Il rito ha incluso la lettura di un brano del Vangelo e di alcuni passaggi della bolla di indizione del Giubileo, promulgata da papa Francesco.
L’arcivescovo don Mimmo Battaglia ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica, accompagnato dai vescovi ausiliari, dai vescovi emeriti e da tutti i sacerdoti della diocesi. A rendere ancora più intensa l’atmosfera, la corale interparrocchiale composta da circa 200 membri, che ha offerto un contributo musicale straordinario e animerà anche il pellegrinaggio diocesano a Roma previsto per il 22 marzo 2025. Il Giubileo 2025 rappresenta un momento di grazia per la Chiesa e per i fedeli, un tempo dedicato alla riconciliazione, alla preghiera e alla riscoperta della fede. La scelta di esporre la Croce di Lampedusa nel Duomo di Napoli sottolinea il legame tra la spiritualità e l’attenzione per le sofferenze del mondo, invitando a riflettere sulla necessità di accoglienza e solidarietà.
La celebrazione ha avuto inizio presso la Chiesa dei Santi Apostoli, da dove ha preso il via una breve ma suggestiva processione che ha condotto i fedeli fino al Duomo di Napoli. Protagonista del rito è stata la Croce di Lampedusa, simbolo di sofferenza e speranza, realizzata dalla fondazione “Casa dello Spirito e delle Arti” utilizzando il legno delle barche dei migranti. Questo simbolo itinerante, che rappresenta il dramma e la forza del viaggio umano, sarà esposto nel Duomo per tutto l’anno giubilare. La processione è stata animata dalla partecipazione dei giovani che hanno portato la croce, un gesto che simboleggia il rinnovamento della fede e l’eredità spirituale trasmessa alle nuove generazioni. Il rito ha incluso la lettura di un brano del Vangelo e di alcuni passaggi della bolla di indizione del Giubileo, promulgata da papa Francesco.
L’arcivescovo don Mimmo Battaglia ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica, accompagnato dai vescovi ausiliari, dai vescovi emeriti e da tutti i sacerdoti della diocesi. A rendere ancora più intensa l’atmosfera, la corale interparrocchiale composta da circa 200 membri, che ha offerto un contributo musicale straordinario e animerà anche il pellegrinaggio diocesano a Roma previsto per il 22 marzo 2025. Il Giubileo 2025 rappresenta un momento di grazia per la Chiesa e per i fedeli, un tempo dedicato alla riconciliazione, alla preghiera e alla riscoperta della fede. La scelta di esporre la Croce di Lampedusa nel Duomo di Napoli sottolinea il legame tra la spiritualità e l’attenzione per le sofferenze del mondo, invitando a riflettere sulla necessità di accoglienza e solidarietà.