Faccia a faccia con il passato per Allegri
NAPOLI (di Eleonora Posabella) – La terza giornata di campionato rischia di essere già colma di ricordi e rimpianti per il neo tecnico bianconero Massimiliano Allegri, il quale si trova da subito costretto a fare i conti con la sua ex squadra: il Milan.
Catapultato a San Siro tra quelli che l’anno scorso di questi tempi erano ancora i suoi tifosi Allegri ammette l’emozione e l’immancabile nervosismo, ma ciò nonostante mantiene il controllo per l’intera durata del match. La Juventus si dimostra velocemente padrona del proprio destino schiacciando i rossoneri nella loro metà campo con un pressing molto alto e dei ritmi di gioco elevatissimi; il Milan di contro, memore probabilmente dei cinque gol incassati in sole due gare, decide di approntare la propria strategia all’ insegna della difesa, dimenticandosi però completamente di attaccare.
Menez è l’unico tra gli uomini di Inzaghi a tenere alta la squadra, ma il centrocampista francese, impiegato come “finta” punta, dimostra ampiamente di non riuscire a fare reparto offensivo da solo, così diventano veramente rare le situazioni di pericolo costruite dall’ undici rossonero; inutile in tal senso l’ingresso in chiusura di gara di Fernando Torres tanto acclamato dal tifo milanista. La Juventus invece attende il momento giusto per affondare il colpo, che arriva puntuale al 71° minuto sui piedi dell’ insostituibile Tevez; di qui in poi ai bianconeri basta amministrare il risultato per portare a casa tre punti fondamentali, che ad oggi la vedono prima in classifica insieme alla Roma. Migliore in campo: la costanza e la voglia di fare sempre meglio rendono a Carlo Tevez ancora una volta il titolo di migliore del match. Peggiore in campo: Llorente, ancora troppo evanescente la prova offerta dall’attaccante spagnolo.