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Cronaca

Egitto, muore a tredici anni per infibulazione

(di Vincenzo Mattei) – in dicembre scorso l’Assemblea delle Nazioni Unite approvava all’unanimità la risoluzione che proibiva l’infibulazione (circoncisione femminile) in tutto il mondo.

EgittoI tono trionfalistici dei media devono però scontrarsi con la dura realtà e la reticenza di una pratica millenaria che sfortunatamente è entrata nel cultura e tradizione delle società che la praticano. Giovedì 6 giugno Sohair El Batea, una bambina di 13 anni, è morta per emorragia nella regione di Daqahliya nel Delta del Nilo dovuta a quella che brutalmente dall’inglese suona come “mutilazione genitale femminile” (Genital Female Mutilation, MGF). Per Sohair non c’è stato niente da fare, per quanto l’ambulanza si sia precipitata in ospedale, la bambina è deceduta in sala operatoria (Al Ahram online). Secondo il medico forense, la morte è stata anche causata dall’abuso  di anestetici per l’operazione.

L’Unicef e il Consiglio Nazionale per le Donne egiziano hanno immediatamente condannato l’accaduto. Per quanto la MGF sia vietata in Egitto dal 2008 e punita con 2 anni di carcere e un’ammenda pecuniaria, non è purtroppo un buon deterrente per limitare quest’arcaica usanza, che in Egitto riguardava il 91,1% delle donne in base al sondaggio Demografico della Salute Pubblica del 2008 (fonte Egypt Indipendent).

Purtroppo in Africa Orientale l’infibulazione femminile è una consuetudine che risale addirittura ai tempi dei faraoni nell’antico Egitto. Viene messa in atto senza distinzione religiosa, infatti anche i cristiani la mettono in atto da millenni. Una soluzione che potrebbe diminuire sensibilmente la percentuale di bambine sottoposte all’infibulazione femminile, sarebbe l’inasprimento delle pene e la cancellazione dall’albo dei medici per quei dottori o chirurghi che prestano tale “assistenza medica”. La legislazione andrebbe irrobustita, ma al momento non sembra una priorità del governo dei Fratelli Musulmani in Egitto, anche perché la circoncisione femminile, dal loro punto di vista,  rientra legittimamente nella tradizione egiziana.

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