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Cronaca

Divorzio amaro se l’ex moglie è casalinga

NAPOLI (di Umberto Truglio) – Il tempo dedicato alla cura del marito e dei figli, la dedizione alla vita domestica legittima il riconoscimento di un assegno divorzile pieno.

È quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con sentenza 18618/2011. I giudici, nel rigettare il ricorso proposto dal coniuge, condannato al pagamento di un assegno mensile superiore al suo reddito netto, hanno ritenuto legittimo l’operato del Tribunale che nella determinazione dell’ammontare degli alimenti, aveva considerato anche le possibilità di guadagno, pressoché pari a zero, della moglie che, consacratasi alla famiglia, è stata nell’impossibilità di lavorare.

Nella quantificazione dell’importo dovuto all’ex moglie, per garantirgli il precedente tenore di vita, la Suprema Corte ha precisato che i guadagni mensili o annui del marito non costituiscono parametri esclusivi, dovendo valutarsi, per la liquidazione dell’assegno mensile, l’intero patrimonio del coniuge che, al fine di ottemperare ai propri obblighi, potrà essere tenuto a liquidare parte dello stesso.

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