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Diritti e dignità del lavoro. Fiom e Rifondazione ne discutano a Pomigliano

Paolo Ferrero

NAPOLI (di Giuliano Pennacchio) – Nel Palazzo dell’Orologio in tanti hanno risposto all’appello di Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra, che ieri 26 gennaio, ha convocato un confronto pubblico con il gruppo dirigente della FIOM provinciale di Napoli in vista dello sciopero generale dei metalmeccanici della CGIL del 28 gennaio.  Lavoratori e delegati della FIOM della FIAT del Gian Battista Vico di Pomigliano, insegnanti precari, giovani, lavoratori del terzo settore hanno dibattuto con Paolo Ferrero, segretario nazionale del PRC/FDS ed Andrea Amendola, numero uno della FIOM di Napoli e Provincia.

‘L’attuale crisi economica, ha sostenuto Paolo Ferrero, segretario nazionale del PRC, sarà lunga e molto probabilmente non se ne uscirà facilmente. La crisi economica che l’occidente sta vivendo ha un carattere costituente e determinerà nuovi rapporti sociali; per certi versi la situazione di oggi può essere paragonata a quella che si è venuta a determinare dopo la seconda guerra mondiale. Alla FIOM chiediamo un impegno comune per costruire i percorsi per il riscatto sociale e contribuire all’individuazione di una concreta alternativa politica’.

E’ possibile, si chiedono in molti, giocare un ruolo dentro questa fase? La sensazione è quella che la permanenza di Berlusconi alla guida del governo aumenti il senso d’impotenza tra i lavoratori ed i cittadini; di conseguenza cacciare l’attuale premier rappresenta la prima assoluta priorità. Occorre per questo puntare alla costruzione di un movimento duraturo nella società che unisca studenti e lavoratori e che riesca battere Berlusconi ed il berlusconismo, delineare un fronte democratico per salvare la Costituzione, unire della sinistra per mettere in crisi la linea di Marchionne.

‘Il Lingotto e Marchionne vanno bloccati, ha sostenuto Andrea Amendola, segretario provinciale della Fiom di Napoli, perché stanno tentando di mettere in atto un odioso disegno autoritario di controllo sul lavoro. Il tentativo è quello di riprendere in mano il comando della produzione in fabbrica facendo leva su due elementi: cancellare il sindacato dalla fabbrica e dare un potere smisurato ai capi. Il centro – sinistra non si rende conto che il piano Marchionne contiene gli stessi contenuti autoritari della riforma dell’università e dell’attacco allo stato sociale. Alla sinistra, invece, chiediamo di rompere gli steccati e costruire un progetto che abbia al centro la dignità del lavoro ’.

Lo sciopero di domani 28 gennaio vedrà il PRC/FdS napoletano e campano fortemente impegnato.

‘Domani mattina saremo in tanti alla Rotonda Alfa Romeo (da dove partirà la manifestazione regionale della FIOM) ha sostenuto Antonio D’Alessandro, segretario del PRC/FdS di Napoli, come potremmo mancare! Infatti, è proprio da Pomigliano che è scoccata la scintilla che ha riaperto la partita nel mondo del lavoro contro chi vuol distruggere dignità e diritti dei lavoratori’.

I tanti interventi della serata si sono conclusi con la consapevolezza che lo sciopero generale dei metalmeccanici del 28 gennaio rappresenta solo la prima tappa di un lungo cammino che l’opposizione sociale e politica del nostro paese dovrà intraprendere per costruire le ragioni dell’alternativa a Berlusconi ed al centro destra.

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