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Cronaca

Differenziata, Il Comune pensa al modello Israele

Pattumiera di Israele

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo) – La proposta di un piano dei rifiuti alternativo ed innovativo, basato sull’elementare sistema di centrifuga in acqua. Il nuovo metodo è proposto dall’associazione Italia-Israele di Napoli che in collaborazione con la comunità israeliana ne illustra le linee guida. “Secondo un semplice principio della fisica, – afferma la consigliera dell’ambasciata israeliana Livia Link – i rifiuti centrifugati in acqua, portano quelli più leggeri a galla ed i più pesanti sul fondo, generando una differenziata naturale degli elementi. A questo punto, attraverso una separazione meccanica si smistano rifiuti organici che serviranno a produrre energia, e vetro plastica e alluminio che verranno riciclati”. Un sistema sperimentato a Los Angeles e a Civitavecchia che ha prodotto da subito risultati soddisfacenti.  “Il nostro obiettivo – aggiunge Livia Link – è quello di eliminare le cave che riducono spazi e provocano inquinamento nei nostri territori e soprattutto differenziare e riutilizzare i rifiuti per ridurre al massimo l’inquinamento; Israele viene spesso ricordata per le guerre decennali che ci opprimono, ma siamo contenti che talvolta si parli anche delle tecnologie che adottiamo”. Israele punta a raggiungere il 50% della raccolta differenziata nel 2015, una magra consolazione, se rapportiamo questi risultati alla città di Napoli,  ma che darà i risultati sperati nel lungo periodo. “Eravamo sicuri che il Sindaco avrebbe mostrato interesse per il modello israeliano – afferma Giuseppe Crimaldi, presidente dell’associazione Napoli Israele – in quanto questo sistema è un valore aggiunto per le esigenze della nostra città; sono stato a Telaviv più volte è mi ha colpito la straordinaria organizzazione di questa gente ed il senso di civiltà, ed è importante che facciamo tesoro di queste esperienze”. Il Sindaco De Magistris si recherà ad Israele a dicembre per un gemellaggio con la città, con l’intento di intrecciare esperienze comuni. “Ritengo sia da apprezzare l’intento di arricchire un progetto già rivoluzionario del sindaco De Magistris – afferma il professore Carlo Iannello, docente di diritto pubblico alla seconda università di Napoli – in quanto quello israeliano rafforza in modo significativo il riciclo ed il recupero energetico dei prodotti smaltiti; è necessario – conclude Iannello – che si esca in modo definitivo dall’emergenza”. (Il Mattino)

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