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De Magistris al Politecnico: “La politica si apra alla società civile”

De Magistris al Politecnico di Napoli NAPOLI (di Daniela Sasso)– Al Circolo Artistico Politecnico in Piazza Trieste e Trento, il candidato dell’ Idv a sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha presentato il suo programma nell’ ambito della manifestazione organizzata dal movimento “NapolixNapoli”, per discutere del suo impegno per la città, offrire chiarimenti e rispondere ai vari quesiti sollevati da alcuni esponenti della società civile partenopea.

Ha moderato l’ incontro il giornalista Luigi Necco.

A quanti lo hanno accusato di aver “spaccato il Centro-sinistra”, il candidato sindaco risponde, sorridendo: “Il Centro-sinistra ha fatto tutto da solo” – ricordando, a tal proposito, anche l’ esperienza delle primarie.

La candidatura di de Magistris – da molti considerata una sorta di “autocandidatura” – come lui stesso spiega, “è partita dal basso, per dar voce alle pressioni che, da alcuni anni, nel corso della mia esperienza di europarlamentare, provenivano proprio dalla società”.

“Io mi sento “radicale” – afferma de Magistris – nel senso di promotore e sostenitore di un’ esigenza molto forte di cambiamento e di rottura, tanto nei confronti della politica – e delle vicende – di Lettieri quanto da quella di Morcone”.

La sua Lista civica “Napoli è tua” non annovera nomi di personaggi famosi, piuttosto “eroi” comuni, “noti negli ambienti – associazioni, fondazioni, comitati – in cui vivono e in cui fanno Politica, nel senso di lottare tutti i giorni, in maniera attiva”.

“La Politica deve aprirsi alla società civile, alla cittadinanza attiva che pratica la Democrazia, altrimenti corre il rischio di ripiegarsi su se stessa – anche in maniera insana – tramutandosi in casta”.

“Ci troviamo di fronte ad un “sistema consociativo” in cui i politici apparentemente litigano per la diversità dei loro obiettivi, all’ interno dei salotti di trasmissioni televisive; ma, in realtà, spesso e volentieri sono tutti d’accordo. Per non parlare, poi, della gestione illegale della spesa pubblica, messa in atto, nell’ ultimo ventennio, dalla nostra Amministrazione, per tornaconto personali e a discapito di noi cittadini. Questo tipo di sistema va rotto, spezzato, e ciò può avvenire soltanto rimanendone al di fuori”.

Il suo programma politico è pubblicato on-line ed è sempre aperto ad integrazioni e suggerimenti provenienti dalla cittadinanza stessa.

Al primo posto, vi è naturalmente la delibera sui rifiuti: “Occorre una rottura verso gli ultimi quindici anni di gestione fallimentare. No a discariche e ad inceneritori, vantaggio di interessi politici, imprenditoriali e camorristici – a tal proposito cita Nicola Cosentino, “sponsor” di Gianni Lettieri – e causa dell’ aumento esponenziale rilevato – e solo successivamente rivelato – di malattie tumorali in alcuni quartieri di Napoli e Provincia (Pianura e Giugliano, ad esempio). Si alle energie rinnovabili e no alla costruzione di un inceneritore a Ponticelli, si alla realizzazione di un impianto di compostaggio e all’ avvio, in tutto il territorio, della raccolta differenziata “porta a porta”, sull’ esempio di piccole città italiane (vedasi il Vicentino), ma anche di grandi centri urbani, al pari di Napoli: a Torino, si è arrivati al 65% di raccolta differenziata, con una notevole diminuzione anche dei costi. Con un adeguato piano di gestione dei rifiuti, inoltre, potremmo contare sui 145 milioni di Euro messi a disposizione dall’ UE, ma da questa successivamente bloccati, a causa della totale inaffidabilità nei confronti della nostra classe dirigente”.

“No alle consulenze esterne – ribadisce, inoltre, de Magistris. Occorre valorizzare le risorse interne regolarmente impiegate al Comune, al fine di evitare inutili sprechi di cassa e i soldi recuperati andranno investiti nelle politiche sociali, nella cultura – con la valorizzazione della straordinaria ricchezza della città e con l’ impiego di alcune unità immobiliari come luoghi fisici in cui poter fare cultura – e nel trasporto pubblico – una città è più sicura se è più viva: niente tagli, dunque, al trasporto nelle ore serali e, soprattutto, nel fine settimana; maggiore controllo cittadino, 24 ore su 24, da parte della Polizia municipale”.

“Napoli deve ripartire in termini di immagine, è una città che ha tante potenzialità le quali, se opportunamente sfruttate e valorizzate, potrebbero renderla una tra le più ricche città d’ Europa”.

 

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