Crollo alla vela celeste di Scampia: Ipotesi lite tra famiglie
Il cedimento di un ponte-ballatoio al terzo piano della Vela Celeste di Scampia, avvenuto la sera di lunedì scorso, ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre 12, quattro delle quali in condizioni critiche. Tra i feriti gravi ci sono due bambine e due donne. I moduli B2 e B3 dell’edificio sono stati sequestrati per indagini.
L’Ipotesi della Lite
Alcune testimonianze suggeriscono che una lite tra nuclei familiari imparentati possa aver contribuito al crollo. In molti si sarebbero accalcati sulla scala metallica, che ha ceduto sotto il peso delle persone. Tuttavia, la Procura non ha ancora confermato questa ipotesi.
Le Condizioni dei Feriti
Gli adulti feriti sono ricoverati tra l’Ospedale del Mare e il Cardarelli, mentre le bambine sono al Santobono. Le condizioni di due donne e due bambine sono particolarmente critiche. Le bambine, di 7 e 4 anni, sono in rianimazione con prognosi riservata.
Critiche ai Lavori Comunali
Diversi residenti accusano i lavori iniziati dal Comune di Napoli di aver indebolito la struttura. Secondo loro, i lavori sono stati realizzati senza garantire la sicurezza degli abitanti. Il sindaco Gaetano Manfredi ha smentito ogni relazione tra i lavori e il crollo.
La questione degli sfollati
Oltre 500 residenti della Vela Celeste non hanno potuto rientrare nelle loro case. Sono stati resi disponibili 66 alloggi per circa 250-300 persone, mentre altri 100 alloggi saranno agibili entro 15 giorni. I rimanenti sfollati saranno ospitati in scuole, palestre e sedi associative. Le forze dell’ordine presidieranno le aree per prevenire episodi di sciacallaggio.
L’Ipotesi della Lite
Alcune testimonianze suggeriscono che una lite tra nuclei familiari imparentati possa aver contribuito al crollo. In molti si sarebbero accalcati sulla scala metallica, che ha ceduto sotto il peso delle persone. Tuttavia, la Procura non ha ancora confermato questa ipotesi.
Le Condizioni dei Feriti
Gli adulti feriti sono ricoverati tra l’Ospedale del Mare e il Cardarelli, mentre le bambine sono al Santobono. Le condizioni di due donne e due bambine sono particolarmente critiche. Le bambine, di 7 e 4 anni, sono in rianimazione con prognosi riservata.
Critiche ai Lavori Comunali
Diversi residenti accusano i lavori iniziati dal Comune di Napoli di aver indebolito la struttura. Secondo loro, i lavori sono stati realizzati senza garantire la sicurezza degli abitanti. Il sindaco Gaetano Manfredi ha smentito ogni relazione tra i lavori e il crollo.
La questione degli sfollati
Oltre 500 residenti della Vela Celeste non hanno potuto rientrare nelle loro case. Sono stati resi disponibili 66 alloggi per circa 250-300 persone, mentre altri 100 alloggi saranno agibili entro 15 giorni. I rimanenti sfollati saranno ospitati in scuole, palestre e sedi associative. Le forze dell’ordine presidieranno le aree per prevenire episodi di sciacallaggio.