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Castaignos punisce il Siena all’89’

NAPOLI (di Nicola Brattoli) –Porta sempre benissimo il Siena all’inter. Qui i neroazzurri hanno scritto alcune delle pagine più belle della storia recente  della società meneghina, da qui Zanetti e compagni vogliono ripartire verso una classifica più consona alle proprie ambizioni. La partita può essere divisa in due parti: i primi 88 minuti di gioco in cui l’inter non è riuscito ad incidere sulla gara, in quanto il Siena è stato abile a chiudere tutti gli spazi e ripartire spesso con una certa pericolosità; la seconda parte sono i 5 minuti finali e la gioia per la rete siglata da Castaignos. Tre punti fondamentali per l’inter, che sabato affronterà a S.Siro la capolista Udinese.

Ritmi bassi: L’inter controlla il pallino del gioco; ma difetta in verticalità in quanto il Siena è sempre in 11 dietro la linea della palla, e i vari Cambiasso e Thiago Motta sono costretti ad appoggiare spesso ai difensori per mancanza di spazi,movimenti e idee. Si ha subito la sensazione che una partita così, asfissiata dalla prudenza senese, possa essere sbloccata dalla fiammata di un campione o da un episodio. Come al 30’ quando da calcio d’angolo, Samuel si ritrova a 2 metri dalla porta la palla sul suo sinistro, ma tira clamorosamente fuori dallo specchio della porta favorendo un contropiede fulmineo di Brienza che, arrivato al tiro, non riesce ad inquadrare la porta. Al 44’ altro pericolo per la retroguardia neroazzurra con Calaiò, bravo a saltare Ranocchia, che incrocia il tiro sfiorando il secondo palo della porta difesa da J.Cesar.

I cambi: Ranieri cambia volto alle ali dell’inter sostituendo uno Zarate, mai capace di saltare l’uomo, e Alvarez con Obi e Castaignos. L’inter sembra perderci in qualità e pericolosità; ma forse né guadagna sul piano della corsa. La ripresa ci mostra un Siena più deciso ad uscire dal guscio, ed un’inter che fa una fatica incredibile nel far giungere a Pazzini palloni perlomeno giocabili. Al 47’ Calaiò si avvicina ancora al gol, sfruttando l’indecisione di Ranocchia e la mancata diagonale di Nagatomo. I neroazzurri si limitano al compitino e ai calci d’angolo. All’80’ Milito subentra a Cambiasso.

La svolta? È l’ottanovesimo minuto: Zanetti serve Thiago Motta, che è libero tra le maglie del centrocampo senese, e con l’esterno sinistro appoggia il pallone su Castaignos che al limite dell’area stoppa la sfera e calcia di piattone sul primo palo e batte Brkic. L’inter è in vantaggio al primo vero tiro in porta su azione della partita.Arrivano tre punti. Fondamentali perché venuti da una prestazione opaca e che danno fiducia perché presto ci sarà il rientro eccellente di Maicon, forse il vero regista di questa squadra.

I giovani bisogna saperli aspettare: Questo è il concetto espresso da Ranieri nel post-partita: “Sono felice per il gol di un giovane perché quando li chiamo in campo questi ragazzi danno tutto. Non abbiamo ancora grande continuità. Luc è un ragazzo in gamba, che segna sempre in allenamento quando parte da centravanti. Poi è arrivato anche Milito in una zona del campo dove era difficilissimo costruire e Luc ha trovato il gol. Si sta ambientando, il peso di San Siro lo aveva sentito. L’allenamento è una cosa la partita è un’altra: con Trezeguez ha in comune tante cose, è un ragazzo che ha fatto tanti gol nel campionato olandese, i numeri ce li ha, ma bisogna dargli il tempo e la possibilità di giocare in un’Inter dove tutto va per il verso giusto. Bisogna saperli aspettare perché sono ragazzi in gamba”

 

 

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