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Cronaca

Campi Flegrei: La deformazione del suolo e il rischio sismico ontinuo

Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Napoli, ha recentemente rilasciato dichiarazioni preoccupanti durante un’intervista al programma Rai “Presa Diretta” riguardo la situazione attuale dei Campi Flegrei. Secondo Di Vito, l’area è soggetta a una continua deformazione del suolo, un fenomeno che, se persistente, continuerà a generare terremoti nella regione. La caldera dei Campi Flegrei, una delle aree vulcaniche più pericolose al mondo, è decisamente più vasta e complessa rispetto al vicino Vesuvio. Ha una storia eruttiva intensa, con un numero maggiore di eruzioni e una quantità significativamente superiore di magma eruttato. Di Vito ha spiegato che la deformazione del suolo nell’area procede a un ritmo preoccupante, con una media di circa 15 millimetri al mese nell’ultimo anno.

Questa deformazione comporta un inarcamento della crosta terrestre, che accumula tensione fino a raggiungere un punto di rottura. Quando la crosta si rompe, viene rilasciata energia, causando i terremoti. Sebbene i terremoti non possano essere previsti con precisione, il continuo movimento della crosta rende probabile il loro verificarsi.

Un altro fattore cruciale nel monitoraggio dei Campi Flegrei è l’analisi dei gas vulcanici, come l’anidride carbonica e l’idrogeno solforato, che vengono raccolti dalle fratture nella crosta terrestre. Questi gas forniscono informazioni preziose sul comportamento del sistema vulcanico profondo, aiutando gli scienziati a comprendere meglio i processi in corso e a valutare il rischio di una possibile eruzione. In parallelo alle osservazioni scientifiche, continua anche l’aggiornamento delle misure di protezione civile. Oggi, presso il palazzo del Consiglio comunale di Napoli, si terrà una riunione della Commissione infrastrutture, con la partecipazione dell’assessore alla protezione civile Edoardo Cosenza. Durante l’incontro verrà discusso l’aggiornamento del Piano di allontanamento comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei, compreso l’elenco delle aree di emergenza e il layout della segnaletica di emergenza.

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