Bimba muore durante il parto a Brescia: dieci indagati, accertamenti sul suicidio del ginecologo
Si allarga l’inchiesta sulla tragica morte di una neonata avvenuta il 31 gennaio scorso all’ospedale di Desenzano del Garda, in provincia di Brescia. Dieci persone, tra medici, infermieri e altri operatori sanitari, sono attualmente indagate per omicidio colposo. Tra questi anche un ginecologo che, tre giorni dopo il decesso della piccola, si è tolto la vita in Trentino Alto Adige. Gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza su entrambi gli episodi, verificando se vi sia un collegamento tra la morte della bambina e il gesto estremo del medico.
### **Le indagini sulla morte della neonata**
La piccola, già in condizioni critiche, è deceduta a causa di una grave ipossia poco dopo essere stata trasferita agli Spedali Civili di Brescia. La sua cartella clinica è stata sequestrata dai carabinieri del Nas per verificare eventuali errori o negligenze nel corso del parto. La Procura di Brescia, guidata dalla sostituta procuratrice Benedetta Callea, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e sta raccogliendo tutti gli elementi utili a ricostruire la dinamica dell’accaduto.
### **Il suicidio del ginecologo**
Il ginecologo, che avrebbe compiuto 39 anni l’11 febbraio, faceva parte dell’equipe medica presente al momento del parto. Tre giorni dopo la tragedia, ha lasciato la sua abitazione e ha guidato per oltre due ore fino alla Val di Non, in Trentino Alto Adige. Qui si è fermato a Cles e si è lanciato dal ponte di Castellaz, sopra il lago di Santa Giustina. La Procura di Trento ha aperto un fascicolo a modello 45, ovvero senza notizia di reato, per indagare sulle circostanze del suo suicidio. Gli inquirenti stanno cercando di capire se la sua decisione possa essere stata influenzata dalla tragedia avvenuta in sala parto.
### **La denuncia dei genitori**
Dopo la morte della loro bambina, i genitori hanno presentato denuncia, convinti che il decesso sia stato causato da un errore medico. Secondo l’avvocato che li assiste, Giulio Soldà, la gravidanza era trascorsa senza particolari problemi, a parte un lieve ritardo rispetto al termine previsto. Il 10 febbraio è stata eseguita l’autopsia sul corpo della neonata, i cui risultati saranno fondamentali per stabilire eventuali responsabilità mediche.
### **Le prossime fasi dell’inchiesta**
L’inchiesta prosegue con l’analisi della documentazione medica e le testimonianze del personale sanitario coinvolto. Gli investigatori dovranno stabilire se vi siano stati errori nella gestione del parto e se il ginecologo avesse manifestato segni di disagio psicologico dopo la morte della bambina. La vicenda ha scosso profondamente la comunità medica e l’opinione pubblica, sollevando interrogativi sulle condizioni di lavoro e sulle pressioni a cui sono sottoposti i professionisti della sanità.
Le famiglie coinvolte attendono risposte, mentre gli investigatori continuano a lavorare per far luce su questa doppia tragedia che ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Brescia.
### **Le indagini sulla morte della neonata**
La piccola, già in condizioni critiche, è deceduta a causa di una grave ipossia poco dopo essere stata trasferita agli Spedali Civili di Brescia. La sua cartella clinica è stata sequestrata dai carabinieri del Nas per verificare eventuali errori o negligenze nel corso del parto. La Procura di Brescia, guidata dalla sostituta procuratrice Benedetta Callea, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e sta raccogliendo tutti gli elementi utili a ricostruire la dinamica dell’accaduto.
### **Il suicidio del ginecologo**
Il ginecologo, che avrebbe compiuto 39 anni l’11 febbraio, faceva parte dell’equipe medica presente al momento del parto. Tre giorni dopo la tragedia, ha lasciato la sua abitazione e ha guidato per oltre due ore fino alla Val di Non, in Trentino Alto Adige. Qui si è fermato a Cles e si è lanciato dal ponte di Castellaz, sopra il lago di Santa Giustina. La Procura di Trento ha aperto un fascicolo a modello 45, ovvero senza notizia di reato, per indagare sulle circostanze del suo suicidio. Gli inquirenti stanno cercando di capire se la sua decisione possa essere stata influenzata dalla tragedia avvenuta in sala parto.
### **La denuncia dei genitori**
Dopo la morte della loro bambina, i genitori hanno presentato denuncia, convinti che il decesso sia stato causato da un errore medico. Secondo l’avvocato che li assiste, Giulio Soldà, la gravidanza era trascorsa senza particolari problemi, a parte un lieve ritardo rispetto al termine previsto. Il 10 febbraio è stata eseguita l’autopsia sul corpo della neonata, i cui risultati saranno fondamentali per stabilire eventuali responsabilità mediche.
### **Le prossime fasi dell’inchiesta**
L’inchiesta prosegue con l’analisi della documentazione medica e le testimonianze del personale sanitario coinvolto. Gli investigatori dovranno stabilire se vi siano stati errori nella gestione del parto e se il ginecologo avesse manifestato segni di disagio psicologico dopo la morte della bambina. La vicenda ha scosso profondamente la comunità medica e l’opinione pubblica, sollevando interrogativi sulle condizioni di lavoro e sulle pressioni a cui sono sottoposti i professionisti della sanità.
Le famiglie coinvolte attendono risposte, mentre gli investigatori continuano a lavorare per far luce su questa doppia tragedia che ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Brescia.