Auto della scorta danneggiata a Ercolano: intimidazione contro il deputato Borrelli
Un nuovo, preoccupante episodio di intimidazione si è verificato ai danni del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli. L’auto della scorta che lo accompagnava è stata danneggiata da ignoti durante un sopralluogo nell’ex lido Arturo di Ercolano, struttura recentemente sequestrata e simbolo dell’abusivismo sul litorale campano. Borrelli era sul posto, accompagnato da una pattuglia della Polizia di Stato, per documentare la situazione dell’area cementificata illegalmente. Poco prima del danneggiamento – una ruota dell’auto è stata trovata tagliata – il deputato aveva avuto un acceso confronto con una donna che difendeva i parcheggiatori abusivi della zona. Un momento teso, durante il quale alcuni cittadini hanno espresso sostegno al parlamentare, mentre un gruppo di ragazzini ha inneggiato apertamente alla camorra al suo passaggio. “È un segnale intimidatorio molto grave – ha dichiarato Borrelli –. Le minacce e la pressione criminale sono aumentate del 100% da quando alcuni tiktoker e pregiudicati hanno cominciato a lanciarmi pubblicamente minacce in seguito alle mie denunce sulla gestione illecita di approdi e campi boe sul lungomare di Napoli”.
Il deputato denuncia un’escalation: “È evidente che la mia azione contro l’illegalità diffusa sta dando fastidio. La sfida lanciata da certi personaggi sui social e da esponenti dei clan sta salendo di livello, e questo significa che siamo sulla strada giusta. Ma è inquietante vedere come in alcune zone i giovani si schierino con la criminalità, mentre gli adulti evitano di difendere le vittime e le persone oneste”. Alla luce dell’accaduto, il prefetto di Napoli Michele di Bari ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza per il deputato. Il caso sarà anche discusso nella prossima riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, dove verranno riesaminate le minacce ricevute da Borrelli, anche attraverso i social network, da figure vicine alla criminalità organizzata. Intanto, numerose sono le attestazioni di solidarietà giunte a Borrelli da parte di cittadini, colleghi politici e associazioni civiche. “È in questi momenti che si capisce quanto sia importante restare uniti contro l’illegalità – ha concluso il deputato –. Non mi lascerò intimidire. Continuerò a denunciare, a parlare, a difendere il diritto alla legalità per tutti”.
Il deputato denuncia un’escalation: “È evidente che la mia azione contro l’illegalità diffusa sta dando fastidio. La sfida lanciata da certi personaggi sui social e da esponenti dei clan sta salendo di livello, e questo significa che siamo sulla strada giusta. Ma è inquietante vedere come in alcune zone i giovani si schierino con la criminalità, mentre gli adulti evitano di difendere le vittime e le persone oneste”. Alla luce dell’accaduto, il prefetto di Napoli Michele di Bari ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza per il deputato. Il caso sarà anche discusso nella prossima riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, dove verranno riesaminate le minacce ricevute da Borrelli, anche attraverso i social network, da figure vicine alla criminalità organizzata. Intanto, numerose sono le attestazioni di solidarietà giunte a Borrelli da parte di cittadini, colleghi politici e associazioni civiche. “È in questi momenti che si capisce quanto sia importante restare uniti contro l’illegalità – ha concluso il deputato –. Non mi lascerò intimidire. Continuerò a denunciare, a parlare, a difendere il diritto alla legalità per tutti”.