Anticipo infrasettimanale con il botto, il Napoli torna a vincere in trasferta
di Cristina Accardo
Napoli in trasferta per il turno infrasettimanale della 9^ giornata della Serie A. In casa del Lecce, gli azzurri, reduci dall’ottima prestazione contro i neroazzurri, vanno alla ricerca di punti fuori casa per consolidare il primo posto in classifica, nel giorno in cui arriva la “tegola De Bruyne”. Lesione muscolare di alto grado al bicipide femorale per il belga che, con ogni probabilità, non tornerà in campo prima del 2026, saltando il resto del girone di andata, fase a girone unico di Champions, Supercoppa italiana e ottavi di Coppa Italia. Ritorno al 4 3 3 per Conte e risparmio di energie e di uomini in vista del tour de force che attende il Napoli con le prossime gare ravvicinate tra campionato e Champions. Partita poco incisiva nel primo tempo con gli azzurri che creano occasioni ma non impensieriscono troppo davanti alla porta dei padroni di casa. Nella ripresa i due episodi chiave. Al 54’ il VAR conferma il tocco di mano di Juan Jesus, sul dischetto ci va Camarda, ma Milinkovic-Savic non si fa spiazzare, confermando la sua fama di uomo “para-rigori”. Conte, previdente e cinico, richiama in campo l’artiglieria pesante Spinazzola, Hojlund e McTominay ed al 69’ arriva il goal del match con il solito Anguissa, di testa. Interrotta la serie consecutiva di sconfitte fuori casa, grazie allo 0 a 1, il Napoli resta saldo al primo posto in classifica con 21 punti, in attesa di Roma-Parma.
Gli undici in campo:
LECCE (4-3-3): Falcone, Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Berisha; Pierotti, Camarda, Banda. Allenatore: Di Francesco
NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Juan Jesus, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Gilmour, Elmas; Politano, Lucca, Lan. Allenatore: Conte
Il primo tempo: Fischio di inizio al Via del Mare con il Napoli propositivo, nella fase iniziale, nel suo 4-3-3: Lang prima e Di Lorenzo dopo chiamano Gaspar agli straordinari. Al 13’ ci prova Gilmour dalla distanza con Ramadani che devia in calcio d’angolo; al 17’ è il sinistro di Politano ad andare di poco fuori. Al 36’ occasionissima Napoli con Gilmour che offre un assist ad Oliveira, fermato da una grande parata di Falcone. Il primo tempo finisce senza grossi sussulti, qualche occasione per i partenopei, ma nulla di realmente concreto: si va negli spogliatoi.
Il secondo tempo: Riprende la gara con il Lecce che spinge in avanti ed impensierisce la difesa azzurra: al 54’ si ferma il match per il VAR. L’arbitro va al check per presunto tocco di mano di Juan Jesus e poco dopo indica il dischetto: rigore per il Lecce. Dagli undici metri ci va Camarda, ma l’ultimo difensore azzurro para: è un nulla di fatto si resta sullo 0 a 0. Conte ricorre ai suoi uomini migliori dando il via ai cambi: dentro Spinazzola, Hojlund e McTominay. L’intuizione del mister partenopeo è quella giusta ed al 69’ arriva la rete del vantaggio: punizione battuta da Neres, anche lui subentrato nella ripresa, e stacco di testa del solito Anguissa, è 1 a 0. Al 72’ ci prova il Lecce in ripartenza con cross di Berisha e colpo di testa di N’Dri, ma Milinkovic-Savic è ben piazzato e blocca. Minuti concitati gli ultimi dieci del match con il Napoli in protezione del vantaggio. Al 97’, dopo ben sette minuti di recupero, arriva il triplice fischio finale: il Napoli batte il Lecce 1 a 0.
Napoli in trasferta per il turno infrasettimanale della 9^ giornata della Serie A. In casa del Lecce, gli azzurri, reduci dall’ottima prestazione contro i neroazzurri, vanno alla ricerca di punti fuori casa per consolidare il primo posto in classifica, nel giorno in cui arriva la “tegola De Bruyne”. Lesione muscolare di alto grado al bicipide femorale per il belga che, con ogni probabilità, non tornerà in campo prima del 2026, saltando il resto del girone di andata, fase a girone unico di Champions, Supercoppa italiana e ottavi di Coppa Italia. Ritorno al 4 3 3 per Conte e risparmio di energie e di uomini in vista del tour de force che attende il Napoli con le prossime gare ravvicinate tra campionato e Champions. Partita poco incisiva nel primo tempo con gli azzurri che creano occasioni ma non impensieriscono troppo davanti alla porta dei padroni di casa. Nella ripresa i due episodi chiave. Al 54’ il VAR conferma il tocco di mano di Juan Jesus, sul dischetto ci va Camarda, ma Milinkovic-Savic non si fa spiazzare, confermando la sua fama di uomo “para-rigori”. Conte, previdente e cinico, richiama in campo l’artiglieria pesante Spinazzola, Hojlund e McTominay ed al 69’ arriva il goal del match con il solito Anguissa, di testa. Interrotta la serie consecutiva di sconfitte fuori casa, grazie allo 0 a 1, il Napoli resta saldo al primo posto in classifica con 21 punti, in attesa di Roma-Parma.
Gli undici in campo:
LECCE (4-3-3): Falcone, Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Berisha; Pierotti, Camarda, Banda. Allenatore: Di Francesco
NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Juan Jesus, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Gilmour, Elmas; Politano, Lucca, Lan. Allenatore: Conte
Il primo tempo: Fischio di inizio al Via del Mare con il Napoli propositivo, nella fase iniziale, nel suo 4-3-3: Lang prima e Di Lorenzo dopo chiamano Gaspar agli straordinari. Al 13’ ci prova Gilmour dalla distanza con Ramadani che devia in calcio d’angolo; al 17’ è il sinistro di Politano ad andare di poco fuori. Al 36’ occasionissima Napoli con Gilmour che offre un assist ad Oliveira, fermato da una grande parata di Falcone. Il primo tempo finisce senza grossi sussulti, qualche occasione per i partenopei, ma nulla di realmente concreto: si va negli spogliatoi.
Il secondo tempo: Riprende la gara con il Lecce che spinge in avanti ed impensierisce la difesa azzurra: al 54’ si ferma il match per il VAR. L’arbitro va al check per presunto tocco di mano di Juan Jesus e poco dopo indica il dischetto: rigore per il Lecce. Dagli undici metri ci va Camarda, ma l’ultimo difensore azzurro para: è un nulla di fatto si resta sullo 0 a 0. Conte ricorre ai suoi uomini migliori dando il via ai cambi: dentro Spinazzola, Hojlund e McTominay. L’intuizione del mister partenopeo è quella giusta ed al 69’ arriva la rete del vantaggio: punizione battuta da Neres, anche lui subentrato nella ripresa, e stacco di testa del solito Anguissa, è 1 a 0. Al 72’ ci prova il Lecce in ripartenza con cross di Berisha e colpo di testa di N’Dri, ma Milinkovic-Savic è ben piazzato e blocca. Minuti concitati gli ultimi dieci del match con il Napoli in protezione del vantaggio. Al 97’, dopo ben sette minuti di recupero, arriva il triplice fischio finale: il Napoli batte il Lecce 1 a 0.

