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Cronaca

Allarme virus Congo in Campania: De Luca allerta il Cotugno

Campania in stato di attenzione per il rischio legato al virus Congo. Il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato che alcuni connazionali rientrati dall’Africa presentano sintomi sospetti. La Regione Campania monitora con attenzione l’evoluzione di un possibile rischio sanitario legato al virus Congo. A darne notizia è stato il presidente Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta Facebook del venerdì, spiegando che il presidio ospedaliero Cotugno di Napoli, specializzato in malattie infettive, è stato allertato. “In questi giorni si sta valutando un problema che riguarda il virus Congo. Anche in Campania abbiamo attenzionato questo problema, allertando l’ospedale Cotugno. Stiamo seguendo anche noi e controllando l’evoluzione di questo virus”, ha dichiarato il governatore.

De Luca ha riferito che alcuni cittadini campani, rientrati recentemente dal Congo, hanno manifestato sintomi compatibili con questa patologia. Pur non entrando nei dettagli sul numero dei casi o sulla gravità dei sintomi, il governatore ha sottolineato l’importanza di mantenere alta la guardia e di seguire con attenzione l’evoluzione della situazione.

“Auguriamoci, ovviamente, che non succeda nulla – ha aggiunto De Luca -. Già qualche nostro concittadino che è rientrato dal Congo, dall’Africa, ha avuto sintomi di questa patologia”. L’ospedale Cotugno, noto a livello nazionale per la gestione di emergenze infettive, rappresenta il principale punto di riferimento per la diagnosi e il trattamento di eventuali casi. La struttura è attrezzata per affrontare situazioni di questo tipo grazie alla sua lunga esperienza in malattie ad alta trasmissibilità. Il virus Congo, conosciuto scientificamente come virus della febbre emorragica Crimea-Congo (CCHF), è una malattia virale trasmessa principalmente dalle zecche o attraverso il contatto diretto con il sangue o i fluidi corporei di persone infette. Si tratta di una patologia grave che può portare a febbre alta, dolori muscolari, sanguinamenti e, nei casi più gravi, insufficienza multiorgano. La mortalità può essere significativa, ma la trasmissione da uomo a uomo è relativamente rara e avviene principalmente in contesti sanitari senza adeguati sistemi di protezione.

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