All’ Arca’s in scena: “Il Padrone” adattato e diretto da Rosario Giglio
Perchè “IL PADRONE”?
Quando ci si avvicina ad un testo classico ed al suo riadattamento, ti rendi conto che mille altre sono le possibilità di conoscenza del suo contenuto.
E lavorando su un autore, quale Molière, ti convinci sempre più che grande è la sua “ classicità “ perché grande è la sua “ attualità “.
Nel testo originale Moliere sviluppava la nota commedia plautina che derideva l’avarizia, ponendo l’accento – antesignano nel suo tempo – sulla nascente usura nella società francese.
Argomento più che mai attuale.
Ma nel nostro “ Il Padrone “ si è voluto porre l’accento sulla aridità morale e, perché no, spirituale di Don Arpagone : “..di tutti gli uomini è l’umano meno umano “, “…Don Arpagone è Don Arpagone e con il nome abbiamo detto tutto.” Così infatti recitano alcune battute della commedia.
“ Il Padrone “ non è quindi solo un tirchio innamorato e ossessionato dal suo denaro. E’ – per l’appunto – un padrone, che deve possedere le vite altrui per poi raggiungere il suo interesse.
E i personaggi che gli vanno dietro, non sono altro che prodotti della sua stessa aridità. Anche loro in fondo sterili, pronti a batterlo con le sue stesse armi, a ricambiargli la stessa moneta.
Chissà se in fondo anche “ Il Padrone “ non sia il prodotto della disperazione che egli vive nel suo tempo e che la sua avarizia altro non sia che un’arma per vincere la lontananza dai sentimenti.
Questa una delle chiavi di lettura dell’adattamento, che rispettando la briosa macchina teatrale ed i meccanismi comici, vorrebbe anche, con un sorriso, far percepire il dramma celato all’interno del testo originale.
In scena: Rosario Giglio,
Peppe Carosella, Francesca Colapietro, Nicola Galiero, Rosario Giglio, Patrizia Masiello, Loretta Palo, Marcello Raimondi, Alberto Tortora, Federica Totaro, Gabriella Varriale
È consigliabile la prenotazione
Arca’s Teatro
Via della Veterinaria, 63, 80137 Napoli NA
Quando ci si avvicina ad un testo classico ed al suo riadattamento, ti rendi conto che mille altre sono le possibilità di conoscenza del suo contenuto.
E lavorando su un autore, quale Molière, ti convinci sempre più che grande è la sua “ classicità “ perché grande è la sua “ attualità “.
Nel testo originale Moliere sviluppava la nota commedia plautina che derideva l’avarizia, ponendo l’accento – antesignano nel suo tempo – sulla nascente usura nella società francese.
Argomento più che mai attuale.
Ma nel nostro “ Il Padrone “ si è voluto porre l’accento sulla aridità morale e, perché no, spirituale di Don Arpagone : “..di tutti gli uomini è l’umano meno umano “, “…Don Arpagone è Don Arpagone e con il nome abbiamo detto tutto.” Così infatti recitano alcune battute della commedia.
“ Il Padrone “ non è quindi solo un tirchio innamorato e ossessionato dal suo denaro. E’ – per l’appunto – un padrone, che deve possedere le vite altrui per poi raggiungere il suo interesse.
E i personaggi che gli vanno dietro, non sono altro che prodotti della sua stessa aridità. Anche loro in fondo sterili, pronti a batterlo con le sue stesse armi, a ricambiargli la stessa moneta.
Chissà se in fondo anche “ Il Padrone “ non sia il prodotto della disperazione che egli vive nel suo tempo e che la sua avarizia altro non sia che un’arma per vincere la lontananza dai sentimenti.
Questa una delle chiavi di lettura dell’adattamento, che rispettando la briosa macchina teatrale ed i meccanismi comici, vorrebbe anche, con un sorriso, far percepire il dramma celato all’interno del testo originale.
In scena: Rosario Giglio,
Peppe Carosella, Francesca Colapietro, Nicola Galiero, Rosario Giglio, Patrizia Masiello, Loretta Palo, Marcello Raimondi, Alberto Tortora, Federica Totaro, Gabriella Varriale
È consigliabile la prenotazione
Arca’s Teatro
Via della Veterinaria, 63, 80137 Napoli NA

