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Cronaca

Fiaccole per Lampedusa: «Non accada più»

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) – Una fiaccolata in piazza San Domenico Maggiore per dire basta al massacro di esseri umani, per dire basta alle stragi sui barconi della speranza, ma soprattutto per sensibilizzare i cittadini a non dimenticare ciò che è accaduto a Lampedusa. Un telo bianco sul quale scrivere pensieri in segno di speranza per gli immigrati. Alex Zanotelli è in prima fila a manifestare il dissenso per una legge ingiusta: «Basta con questi massacri – dice – e ogni fiaccola accesa deve rappresentare la speranza di una vita migliore per ognuno di loro».

fiaccolata in S. Domenico Maggiore per Lampedusa
fiaccolata in S. Domenico Maggiore per Lampedusa

Alcuni minuti dedicati alla lettura del libro «Solo andata» di Erri De Luca, poesie che narrano del drammatico viaggio di un gruppo di emigranti clandestini verso i «porti del nord». Al centro della piazza, circa cento persone alzano in alto le loro candele. «Dobbiamo rivedere innanzitutto la legge Bossi Fini – afferma il responsabile del movimento antirazzista per la Campania, Louis Benjamin – e dobbiamo dare spazio ai diritti di queste persone; il reato di clandestinità è un’assurdità che riempie le nostre carceri togliendo dignità a tutte queste persone». Un problema non soltanto italiano, in quanto «il nostro paese è soltanto l’approdo iniziale di persone disperate che sono alla ricerca di una soluzione di vita migliore, ma spesso vanno in altri paesi d’Europa», insiste ancora Benjamin. La necessità dunque di rivedere una legge che è stata pensata in tempi diversi rispetto a quanto avviene oggi e che lega in modo irrealistico il lavoro al permesso di soggiorno. «I tempi cambiano, e devono cambiare anche i criteri di accoglienza», sostengono i promotori della fiaccolata, e poi aggiungono: «Abbiamo bisogno di leggi nazionali che riescano ad affrontare seriamente il problema dell’immigrazione, ma abbiamo bisogno soprattutto di una normativa europea». a. i. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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