Zona d’ombra, la storia dell’uomo contro l’America
NAPOLI (di Sabina De Silva) – Se siete alla ricerca di un film appassionante, emozionante – senza mai scendere nel patetico – “Zona d’ombra” è la scelta giusta per il week end.
“Zona d’ombra” è la storia dell’uomo che decise di sfidare una delle organizzazioni sportive più potenti al mondo: il neuropatologo nigeriano Bennet Omalu, che scoprì la CTE (encefalopatia cronica traumatica), malattia degenerativa che colpisce soprattutto i giocatori di football.
Tutto parte dalla morte di Mike Webster, stella del foootball che a 50 anni, senza motivi apparenti, inizia a dare segni di squilibrio accompagnati da atteggiamenti violenti ed autolesionistici che da lì a breve lo porteranno al suicidio. Omalu comincia ad interessarsi al caso, e dopo varie analisi e la morte di un altro giocatore in circostanze simili, arriva a capire che cioè che ha colpito entrambi gli atleti è una malattia degenerativa che intacca il cervello, causata dai ripetuti colpi alla testa che i giocatori subiscono sul campo.
Omalu intraprende così la sua battaglia per portare all’attenzione pubblica il problema e per convincere la NFL, la maggiore lega di football americano, a prendere maggiori precauzioni per la salute degli atleti.
La strada si rivelerà essere tutta in salita ed il dottor Omalu si troverà ad affrontare i dilemmi, le minacce e l’ostruzionismo dettati sia dalle sue origini “non americane” sia dai notevoli problemi che la sua scoperta porterà alle lobby sportive.
Forse il bello del film sta proprio nell’essere riuscito a raccontare una storia vera trasmettendo tutta la frustrazione e gli sforzi di Omalu, che si ritrova da solo a combattere la sua battaglia.
A concorrere alla bellezza del film è sicuramente anche l’interpretazione di Will Smith nei panni del neuropatologo: non è più l’attore che possiamo ricordarci in “Bad Boys” o “Man in Black”, ogni suo nuovo film sembra scandire le tappe della sua crescita artistica, portandolo ad essere più maturo e più consapevole dei ruoli che si trova ad interpretare.